I pediatri chiedono a Giulia Grillo di non abolire l'obbligo sui vaccini: "La legge è stata un successo"
Il nuovo ministro della Salute ha confermato che sulle vaccinazioni si interverrà: "è parte del contratto di governo M5s-Lega". Intanto schiere di no-vax invadono la sua bacheca Facebook
La legge Lorenzin che reintroduce l'obbligo vaccinale "è stato un successo, i dati di fatto dicono che in pochi mesi siamo passati da tassi di copertura assolutamente non soddisfacenti a una situazione buona. Al momento l'obbligo non va abolito, tanto più che ci sono molte altre priorità", dice all'Agi Alberto Villani, presidente della Società italiana di Pediatria. La sua è una risposta alle parole del neoministro della Salute, Giulia Grillo, che lunedì ha confermato che sui vaccini si interverrà, come da contratto M5s-Lega, pur restando molto vaga. Il tema vaccini "è parte del contratto di governo. Tempi e modi sono da definire e li comunicheremo a tempo debito. Agiremo in sinergia con il governo", ha dichiarato il ministro grillino al termine del passaggio di consegne con Beatrice Lorenzin.
"Ora l'obbligo lo terrei – ribadisce il dottor Villani – poi la stessa legge prevede dopo tre anni di fare una verifica per vedere se le coperture sono tornate in sicurezza, e semmai ripensare all'obbligatorietà. Ma al momento questo tema non è assolutamente una priorità: io mi occuperei del calo degli specialisti in pediatria per esempio, o della situazione disastrosa nei pronto soccorso, o delle difficoltà negli ospedali". Quanto alle schiere di no-vax, che hanno invaso la bacheca Facebook del nuovo ministro, Villani è meno preoccupato: "Milioni di italiani hanno tratto benefici dalla legge, chi si oppone è una minoranza ridottissima anche se rumorosa. Proprio in questi giorni la società europea di pediatria ha espresso apprezzamento per l'iniziativa italiana, la Francia come è noto ci ha imitato ed altri paesi ci stanno pensando: è la strada giusta. Legittimare come un'idea da rispettare il fatto che non ci vuole vaccinare è un errore, è irragionevole".
"Riconoscere l'importanza delle vaccinazioni – aveva detto il ministro Grillo, che a differenza di molti militanti Cinque stelle non ha preso posizioni esplicite – e poi obbligare la gente a farle sembra una contraddizione anche agli occhi dei cittadini. Secondo me era dunque più sensato dare informazioni ai più dubbiosi per farne capire l'importanza. Anche perché obbligando i genitori non è che li abbiamo convinti".