Una contestazione anti-Salvini nel campo rom di Via Candoni a Roma nel maggio del 2016 (foto LaPresse)

Salvini continua la campagna elettorale: “Via i rom irregolari dall'Italia”

Redazione

Il ministro dell'interno propone un censimento per vedere “chi, come e quanti sono. Chi non è in regola verrà espulso, gli altri, purtroppo, te li devi tenere a casa”. Il Pd: “Ricorda politiche di stampo nazista” 

Matteo Salvini sembra averci preso gusto. Dopotutto era difficile pensare che, arrivando al Viminale, il leader della Lega non utilizzasse il suo incarico per rilanciare gli slogan e le battaglie più care al suo elettorato. Così, dopo i migranti e le ong, ecco i rom. “Faremo un censimento sui rom in Italia, una ricognizione per vedere chi, come e quanti sono”, ha annunciato il ministro dell'Interno. Sottolineando che “dopo Maroni non si è fatto più nulla, ed è il caos. Facciamo un'anagrafe, una fotografia della situazione. Gli irregolari saranno espulsi mentre i rom italiani, purtroppo, te li devi tenere a casa”.

Non bisogna attendere molto perché qualcuno definisca quella di Salvini come una “proposta shock”. E lui controbatte: “Qualcuno parla di 'shock'. Perché??? Io penso anche a quei poveri bambini educati al furto e all'illegalità”.

 

  

La polemica è però scatenata. “Ieri i rifugiati, oggi i rom, domani le pistole per tutti. Quanto è faticoso essere cattivo”, scrive su Twitter l'ex presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. “Le parole sono pietre e il 'dossier rom' di Salvini è agghiacciante, ricorda politiche di stampo nazista”, attacca il senatore dem Edoardo Patriarca. E se per Ettore Rosato il censimento sui rom è “volgare e demagogico”, secondo il deputato Pd Walter Verini “è una escalation che va fermata. Cominciò così anche ottanta anni fa e sappiamo come andò a finire”. “E poi ...? - si chiede il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso - Proporranno un segno per riconoscerli? La barbarie è sempre iniziata con un 'censimento', magari per la loro sicurezza. Che orrore e che schifo!”. Mentre il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, twitta: “Il diverso, lo straniero. Oggi i rom. E domani? Fermatevi! Non c'è futuro nella paura. L'Italia non è questa”.

   

Contro Salvini anche le associazioni che rappresentato i rom in Italia. “Il ministro Salvini dovrebbe studiare, ne avrebbe tanto bisogno. Quello che fu definito un censimento, organizzato dal ministro Maroni tra il 2009 e il 2011, fu in realtà una schedatura su base etnica, vietata in Italia. Per tale ragione ci fu una strigliata da parte dell'Europa”, sottolinea Carlo Stasolla, presidente dell'associazione 21 luglio. Mentre l'Associazione Nazione Rom ricorda come sia già presente un dossier “elaborato dall'Istat nel 2017” e sia stato “prontamente consegnato al ministro Salvini e sulla email del gabinetto del ministro dell'Interno”. Peraltro, ricorda, l'Italia ha ricevuto dalla Commissione Europea “ingenti finanziamenti per il periodo 2014-2020 al fine di garantire una casa, un lavoro, una scuola e una protezione sanitaria per rom, sinti e caminanti, e per la popolazione in estrema povertà come i senza fissa dimora”. La scorsa settimana l'Anr si è recata a Bruxelles “per ottenere l'apertura di inchiesta da parte della Commissione Europea relativamente all'utilizzo improprio di questi fondi. Adesso è necessario rispettare accordi e strategia, pena la sospensione dei finanziamenti europei erogati per un totale di 7 miliardi di euro. Per questo chiediamo un incontro urgente con il ministro Matteo Salvini che veda il coinvolgimento di Unar punto di contatto nazionale per implementare gli accordi Ue di inclusione e la strategia nazionale Rsc (rom, sinti e caminanti ndr)”.

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