E se il governo finanziasse la flat tax con l'aumento dell'Iva?
In una bozza provvisoria circolata in queste ore l'esecutivo non scarta l'idea "di una rimodulazione delle aliquote". Sarebbe un ennesimo sgarbo a Tria
Uno degli obiettivi della nota di aggiornamento di economica e finanza approvata ieri dal Consiglio dei ministri, era quello di scongiurare l’aumento dell’Iva, previsto per il 2019. Ma come risulta da una bozza del def circolata in queste ore – non definitiva, pare – le cose potrebbero andare diversamente. Alla ricerca delle risorse per finanziare la flat tax, il sistema di tassazione che nei piano dei gialloverdi dovrebbe ridurre il cuneo fiscale sul lavoro, il governo non scarta l’ipotesi “di una rimodulazione delle aliquote Iva”.
Nella bozza del def, in una versione non definitiva e speriamo non confermata, il governo del cambiamento spiega come finanzierà la flat tax. Avete letto bene: anche facendo aumentare l'iva. pic.twitter.com/m3rT0dzLKU
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) 28 settembre 2018
Si tratta solo di una bozza ed è ancora da verificare nel dettaglio da dove l’esecutivo intenda trovare i soldi per finanziare la riforma fiscale. Ma il rischio che l’imposta sui consumi venga presa in considerazione sarebbe, se confermata, l’ennesima marcia indietro rispetto alle promesse fatte in questi mesi dal ministro dell’Economia Giovanni Tria, il grande sconfitto del Consiglio dei ministri di ieri.