Buone lezioni dall'Eurosummit
Il sovranismo italiano è incompatibile con gli altri. Ed è un alibi per lo status quo
"Non c’è ragione” di cambiare la manovra, nonostante la lettera della Commissione europea e la probabile bocciatura la prossima settimana, ha detto ieri il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il governo tira dritto, malgrado gli spread oltre 300 che rendono l’Italia sempre più simile a un investimento stile Grecia. Eppure c’è una lezione dall’Eurosummit di giovedì che meriterebbe più attenzione: il sovranismo italico è incompatibile con il sovranismo altrui.
Sebastian Kurz, il cancelliere austriaco che governa con l’estrema destra della Fpö alleata di Matteo Salvini, ha spiegato con parole rudi di non avere “nessuna comprensione” per i piani di Roma. “Non pagheremo per le promesse elettorali e populiste” di Lega e M5S, ha avvertito Kurz, che ieri ha intimato al governo di modificare la manovra.
La fraternità sovranista in Europa si ferma al portafoglio. Ma il messaggio dell’Austria è più sottile ed è condiviso da altri paesi: se l’Italia si ritroverà davvero nei guai sui mercati a causa di un governo che viola sfrontatamente le regole, se chiederà aiuto al fondo salva-stati Esm per farsi comprare titoli dalla Bce, alcune capitali metteranno il veto. L’Eurosummit dovrebbe servire da lezione anche per un’altra ragione. Il premier olandese, Mark Rutte, ha spiegato che la manovra non è solo dannosa per l’economia italiana, ma anche per le riforme future dell’unione economica e monetaria. I piani ambiziosi di Emmanuel Macron (un bilancio della zona euro, un fondo di stabilizzazione per rispondere agli choc asimmetrici, un’assicurazione contro la disoccupazione) dovrebbero aiutare innanzitutto i paesi più fragili, come l’Italia. Ma le formiche del nord sono pronte a usare la cicala Italia come alibi per bloccare tutto. Potrebbe accadere già a dicembre: l’accordo sulla condivisione dei rischi nell’unione bancaria potrebbe saltare per le “preoccupazioni sull’Italia”, ha avvertito Rutte. Così il governo populista sarà riuscito nell’impresa di far vincere lo status quo nell’Ue, a danno dell’Italia e delle sue banche.