Paolo Gentiloni ci spiega i pericoli del governo populista

Redazione

Dal palco della Festa del Foglio l'ex presidente del Consiglio dice che l'esecutivo ci sta spingendo "in modo drammatico verso una situazione di rischio"

Le prossime elezioni europee del 26 maggio 2019 hanno un valore simbolico importante, almeno per l'Italia. Secondo Paolo Gentiloni infatti gli italiani devono dire con il loro voto "se si sentono o meno cittadini europei", se insomma "desiderano davvero fare un salto nel vuoto dando retta alla parte antieuropeista del governo". Alle urne si scontreranno "due idee diverse di Ue con il rischio di una messa in discussione dei principi fondamentali e di questo non tutti sono consapevoli". E il premier Conte, dice Gentiloni, "temo appartenga agli inconsapevoli". Proprio per questo "il meccanismo messo in moto in Italia rischia di portare il nostro paese fuori dall'Unione Europea", ha detto l'ex presidente del Consiglio sul palco della Festa del Foglio a Firenze, ricordando inoltre come "senza Europa non c'è sviluppo, non c'è ricchezza, non c'è futuro: questo governo è pericoloso, prima si dimette e meglio è per il popolo italiano".

 

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Per Gentiloni quanto sta accadendo all'interno dell'esecutivo, i continui attacchi alle istituzioni europee e le tensioni con Bruxelles sulla Manovra, stanno danneggiando fortemente il nostro paese. "Io credo - ha aggiunto Gentiloni - che oggi non ci sia molto per essere ottimisti. Ci sono nel mondo molte minacce e rischi anche per le cose che noi davamo per scontate, il nostro oggi è un paese più isolato. Credo che ci troveremo nelle prossime settimane di fronte a una contraddizione: da una parte il paese che, nonostante il cambio di umore da parte delle imprese e qualche nuvola dell'economia dell'Eurozona, ha abbastanza risalito il precipizio dove era finito. Dall'altra un governo con decisioni che spingono in modo drammatico verso una situazione di rischio. Pensiamo a quanto abbiamo perso in capitalizzazione in borsa in questi cinque mesi".

 

Per uscire da questa situazione secondo l'ex presidente del Consiglio c'è bisogno dell'Europa e di seguire un modello di sviluppo comune. Le spinte centrifughe, che mirano a indebolire l'unità europea, non fanno altro "che indebolire il benessere di tutti". Spinte che arrivano dai partiti populisti di destra, ma anche da una parte della sinistra, "quella legata all'idea che una decrescita felice sia necessaria". Secondo Gentiloni il modello da seguire è quello dei Verdi tedeschi, "bisogna parlare di crescita felice, di un sistema di progresso sostenibile, non di un modello che blocca lo sviluppo". 

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