Grillo ha cambiato idea sui sacchetti biodegradabili

Redazione

Nemmeno un anno fa il comico se l'era presa con la Novamont e con l'ex premier Renzi per la legge che li rendeva obbligatori. Oggi le cose sono cambiate un bel po'

Lo scorso gennaio Catia Bastioli, amministratore delegato della Novamont, l’azienda chimica leader internazionale nel settore delle bioplastiche, era finita al centro di una polemica promossa a suon di post sul “sacro blog” dei 5 stelle. I grillini l’accusavano di avere partecipato alla Leopolda di Matteo Renzi proprio nei giorni in cui il governo di centrosinistra emanava una legge che rendeva obbligatorio l’uso di sacchetti biodegradabili. E’ “un’amica di Renzi, che è l’unica a a produrre questo tipo di sacchetti”, era l’avvertimento lanciato dai grillini e che circolava in quei giorni sui social. Secondo la tesi del M5s, la Novamont era l’unica azienda che avrebbe beneficiato della legge. In realtà esistevano altri soggetti attivi nello stesso settore, come la milanese Amaplast, la tedesca Basf e altre. Inoltre, la legge non faceva altro che recepire una direttiva europea e quindi il governo era di fatto obbligato a emanarla.

 

  

Ora però, a quasi un anno di distanza, è lo stesso Beppe Grillo ad accorgersi che la Mater-Biotech di Bastioli, polo industriale della Novamont, non è nient’altro che una delle eccellenze imprenditoriali italiane. Con un post sul blog, il comico ha pubblicato un video in cui dice di essere andato a visitare l’impianto di Bottrighe Adria. “Un’eccellenza italiana che deve essere valorizzata e conosciuta da tutti, perché il rispetto per l’ambiente e il futuro dei nostri figli deve essere sempre al primo posto”, scrive Grillo con un radicale cambiamento dei toni nei confronti dell’azienda.

 

 

Se ne è accorto subito Matteo Renzi, che su Twitter ha rilanciato il post di Grillo, senza dimenticare però le accuse ricevute dal M5s in campagna elettorale sui suoi rapporti con Bastioli. "Vi ricordate la storia per cui io avrei favorito un'azienda amica? – scrive Renzi – Quella squallida fake news per cui io avrei privilegiato una mia amica, Catia Bastioli, solo perché aveva parlato alla Leopolda? All'inizio del 2018 la vicenda dei sacchetti di plastica fu utilizzata in campagna elettorale in modo vergognoso, soprattutto dai Cinque Stelle. Ieri Beppe Grillo si è recato in visita nell'azienda 'incriminata', la Mater Biotech (prima azienda al mondo per la produzione industriale di bio-butandiolo da materie prime rinnovabili). Proprio lui, Beppe Grillo. Si vede che non si ricordava cosa scrivevano i suoi sui sacchetti di plastica". Ma, come su tanti temi caldi in campagna elettorale, dal Tap ai condoni, ormai il vento è cambiato.

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