Di Maio lascia la guida del M5s
Il ministro degli Esteri conferma il suo passo indietro. La reggenza del Movimento affidata a Vito Crimi fino agli Stati generali di marzo
Luigi Di Maio non è più il capo politico del M5s. Il ministro degli Esteri ha anticipato la sua decisione ai ministri del M5s, che questa mattina erano a Palazzo Chigi per una riunione convocata da almeno una settimana. Poi ha postato un messaggio su Facebook convocando tutti per le 17: “Sarò a Roma insieme a tutti i facilitatori regionali. Mi collegherò in diretta perché ho delle cose importanti di cui parlarvi...Vi aspetto. A più tardi. Forza!”
Sintesi del discorso di Di Maio: mi spezzo ma non mi spiego.
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) January 22, 2020
LUIGI DI MAIO ANNUNCIA IN DIRETTA LE SUE DIMISSIONI DA CAPO POLITICO DEL M5S
Il Foglio aveva anticipato la notizia di un possibile passo indietro di Di Maio lo scorso 7 gennaio. Poi erano arrivate le discussioni interne al Movimento, i nomi dei possibili candidati alla successione, l'idea di una gestione condivisa ma, soprattutto, le smentite. Quando il Fatto Quotidiano, riprendendo l'anticipazione del Foglio, aveva rilanciato la notizia delle imminenti dimissioni, lo staff di Di Maio aveva parlato di una ricostruzione “decisamente surreale” definendo “singolare la scelta di aprire il giornale con questo falso retroscena quando lo stesso Di Maio in queste ore è impegnato in importanti dossier di politica estera, come la Libia, di forte interessa nazionale e che interessano la sicurezza del nostro Paese. È un fatto gravissimo, che ci sorprende”.
Poi ieri sera la notizia è tornata a circolare con più insistenza e oggi è arrivata la conferma. Con Carlo Sibilia che, qualche ora prima dell'annuncio ufficiale, ha scritto su Facebook: “Un grazie a Luigi per l'immenso lavoro svolto fino ad ora, per ciò che è stato costruito e per ciò che verrà. Sacrificare se stessi per scuotere la anime del Movimento 5 Stelle affinché lavorino unite per il bene del Paese è un gesto coraggioso. Ora pensiamo insieme ad organizzarci al meglio”.
“La cosa importante è restare uniti - l'appello lanciato dal ministro Vincenzo Spadafora subito la riunione di Palazzo Chigi -, tenere tutti uniti nel Movimento, nello scegliere insieme la strada per il futuro”.
La reggenza del M5s potrebbe ora essere affidata a Vito Crimi, membro anziano del comitato di garanzia, in vista degli Stati generali previsti nella metà di marzo.
DI SEGUITO ALCUNI ARTICOLI PUBBLICATI DAL FOGLIO SU CRIMI E DI MAIO