Isolare il modello Barillari
Un fanatico grillino offre verità alternative sulla salute. Il M5s reagisce. Bene
Il consigliere regionale del Lazio, Davide Barillari, ha aperto un portale dal nome assai simile a quello ufficiale della regione, ma che intende denunciare “La mappa del potere del Pd sulla sanità del Lazio… Gli interessi della sanità privata. Mafia corruzione e clientelismo negli ospedali”. Il sedicente sito di controinformazione ricalca gli antichi schemi dello scandalismo a 5 stelle, ma fuori tempo massimo. Gli esponenti regionali dei 5 stelle e il coordinatore nazionale Vito Crimi hanno reagito con decisione, anche perché all’inizio sul portale spiccava il simbolo del movimento, poi rimosso. Barillari fa finta di non capire, attribuisce alla volontà di appoggiare Nicola Zingaretti di una parte del gruppo la durezza della reazione e le minacce di espulsione. Non si rende conto che attaccare un sistema sanitario mentre deve reggere all’urto dell’epidemia è un’operazione indecente. Quello che vale la pena di sottolineare non è tanto la assoluta intempestività dell’iniziativa di Barillari, ma la prontezza e la nettezza della reazione, questa volta, dei 5 stelle. In passato, di fronte a episodi analoghi, ci si limitava a delimitarne la portata all’iniziativa personale comunque libera, mentre ora ci si rende conto che l’agitazione scandalistica e diffamatoria, oltre all’impiego di una sigla volutamente equivoca, manda un messaggio devastante.
Si tratta di una resipiscenza lodevole, che segna, anche se non ci facciamo troppe illusioni, un’evoluzione nel senso di responsabilità, almeno sui temi che riguardano la salute. D’altra parte una forza che, dalle sua posizioni di governo, chiede, per l’appunto, responsabilità ai cittadini non può esimersi dal fornire prove di eguale responsabilità. Confondere questo con l’acquiescenza a Zingaretti, nella sua veste di governatore del Lazio o di segretario del Partito democratico, è un modo di sottrarsi a questo dovere ed è giusto che il Movimento 5 stelle rifiuti di condividere le responsabilità di un esaltato egotista che non capisce nulla della situazione reale del paese.