Regolarizzare i clandestini con Salvini
Sorpresa. Anche la Lega è favorevole a un accordo, seppur temporaneo
Sembrerà paradossale, viste le polemiche feroci sul tema, ma sulla regolarizzazione degli immigrati irregolari ci può essere un accordo trasversale, che coinvolge anche la Lega. Dopo la proposta lanciata dal Foglio di regolarizzare i 600 mila stranieri presenti sul territorio italiano, proposta fatta propria e rilanciata dal ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova, l’opposizione – in particolare Lega e Fratelli d’Italia – ha fatto partire durissimi attacchi contro l’idea, contro la Bellanova e contro il governo. Dal lato della maggioranza, invece, c’è un convinto appoggio da parte di +Europa, Italia viva, Pd e la sinistra. Il M5s è non pervenuto. I due fronti sembrano inconciliabili, ma le cose non stanno così. E spieghiamo il perché. La proposta del Foglio si basa su due ragioni, una economica e una sanitaria. Sul primo punto, la necessità di consentire agli irregolari di lavorare con un regolare contratto in un periodo in cui non arriveranno gli stagionali dall’est Europa e si rischia di perdere il 40 per cento del raccolto agricolo, non c’è consenso. Pd, Italia viva e +Europa sono a favore, Lega e FdI contro.
Ma è sull’altra ragione alla base della regolarizzazione, quella sanitaria, che ci sono punti di accordo. Attualmente i 600 mila irregolari sono un buco nero nella strategia di monitoraggio e contenimento dell’epidemia, una falla che mette a rischio la salute di tutti (loro e del resto della comunità). Il Foglio aveva suggerito di utilizzare una norma prevista dal “decreto sicurezza”: il “permesso di soggiorno temporaneo per calamità”. Una norma voluta da Matteo Salvini. E proprio su questo punto, ieri, sulle pagine di questo giornale c’è stata una sintesi dell’inconciliabile. Quattro parlamentari del Pd (Gribaudo, Cenni, Nannicini e Orfini) hanno scritto di essere favorevoli alla regolarizzazione e hanno proposto di usare per il momento il permesso di soggiorno per calamità. Contemporaneamente, intervistato sul tema, l’ex ministro dell’Agricoltura e importante dirigente leghista Gian Marco Centinaio, pur dichiarandosi nettamente contrario a una regolarizzazione, si è detto favorevole a un permesso di soggiorno temporaneo “fino a dicembre 2020”. Se non ora, quando?