La fase più difficile comincia ora. Si uscirà gradualmente dalla paralisi, secondo modalità che saranno sicuramente criticate, ma che soprattutto devono essere chiare, e già questo è un problema non semplice. Poi ci si troverà davanti alle macerie di un sistema economico e sociale terremotato, e non solo in Italia. Toccherà alla politica decidere su che aree è possibile puntare per rendere meno faticosa una ripresa che sarà comunque ardua. Bisognerà resistere alle spinte che tendono a concentrare tutte le risorse e tutta la capacità, non inesauribile, di indebitamento, per soccorrere chi ha patito di più economicamente. Naturalmente una quota rilevante di assistenza sarà necessaria, ma potrà essere sostenuta a medio termine solo se ci sarà una ripresa produttiva, che deve necessariamente percorrere strade nuove e in gran parte inesplorate.
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