Nel breve messaggio che Sergio Mattarella ha rivolto agli italiani per commemorare la Liberazione spicca la rivendicazione della permanenza dello spirito dell’unità nazionale anche nelle fasi di più aspro scontro politico. “Nella nostra democrazia la dialettica e il contrasto delle opinioni non hanno mai, nei decenni, incrinato l’esigenza di unità del popolo italiano, divenuta essa stessa prerogativa della nostra identità”. L’uso delle parole non è certo casuale: l’identità nazionale è intrinsecamente legata all’unità, non può quindi e non deve essere rivendicata come elemento di divisione e di contrasto, pur nell’asprezza della contesa politica che è fisiologica nella democrazia. Non si tratta soltanto di una lettura della storia nazionale: Mattarella attualizza la rivendicazione dell’unità in riferimento al momento presente, ha ricordato che l’unità “l’abbiamo vista manifestarsi, nel sentirsi responsabili verso la propria comunità, ogni volta che eventi dolorosi hanno messo alla prova la capacità e la volontà di ripresa dei nostri territori”. E’ questa “peculiarità nel saper superare le avversità” che viene oggi richiamata di fronte ai problemi acutissimi posti dalla pandemia, impresa alla quale Mattarella chiede a tutti “istituzioni e cittadini, forze politiche, forze sociali ed economiche, professionisti, intellettuali operatori di ogni settore”. E’ sulla base di questa unità che Mattarella esprime la convinzione che “insieme possiamo farcela e lo stiamo facendo”.
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