"La Giustizia è una pattumiera in cui i giornalisti sono autorizzati dai magistrati a rovistare”, ha scritto su Twitter Vittorio Feltri a ricasco delle recenti note vicende, e non ha detto nulla di nuovo né di interessante: tutto il mondo è una grande pattumiera in cui si può rovistare. La natura del lavoro del cronista è però diversa, e va tenuta debitamente distanziata anche dalla natura dei giornali. Il lavoro del cronista è raccogliere informazioni e portare a casa la polpa, la notizia, il fatto e persino il mezzo fatto. Abita per definizione una zona mista – non “grigia”, che è giudizio moralistico – una terra di nessuno in cui è normale e facile contaminarsi. Si segue la politica giudiziaria e si parla, anche off records, con magistrati, politici, addetti. Lo stesso capita con la politica – ogni giornale ha naturalmente specialisti di questo o quel partito – e vale ancor di più per i giornalisti economici. Lo scandalo dove sarebbe? Che, parlando, con una fonte si giochi quando serve d’ammicco, o si dica addirittura “ah interessante” a chi pretende di spiegarti il mondo? E’ esattamente il lavoro.
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