"Di Maio è contrario? Francamente me ne infischio". La scorsa settimana nel pieno della bufera (altro che via col vento) dell'accordo ligure anche Crimi, il burocrate Vito Crimi cancelliere di tribunale prestato alla politica, ha perso le staffe. E al telefono con i vertici liguri del Pd, preoccupati dal veto del ministro degli Esteri su Ferruccio Sansa, ha mostrato i denti. Ora, la scena può sembrare surreale perché del pacioso capo politico dei grillini tutto si può pensare tranne che sia un uomo d'azione. Ma così è andata. Dopo aver capito con qualche ora di ritardo il gioco di Di Maio su Sansa e dopo essersi confrontato con Beppe Grillo, ha praticamente ridotto a doloretto intercostale Di Maio. "Luigi non vuole Ferruccio? Pazienza, tranquilli: andiamo avanti".
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