Nel Foglio di domani
La proposta di Meloni a Conte: “Scostamento di bilancio? Partiamo dal lavoro”
FdI sempre più “responsabile” chiede al premier garanzie e offre quattro proposte per dialogare. “Adesso basta assegni in bianco”
In un lungo intervento che sarà pubblicato domani sul Foglio, il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, spiega quali sono le condizioni del suo partito per collaborare con il governo e votare a favore del nuovo scostamento di bilancio.
“Davanti alla richiesta del governo per autorizzare un ulteriore ricorso all’indebitamento di 25 miliardi di euro per l’anno 2020 (più quelli per gli anni successivi), non siamo più disposti a firmare assegni in bianco. E dopo aver dimostrato grande responsabilità crediamo sia giunto il momento che sia il governo a dare prova della sua: chiediamo garanzie, chiediamo di saper prima come Conte intende utilizzare queste risorse. E intendiamo rinnovare alcune delle proposte che abbiamo già presentato e che sottoporremo ai nostri alleati per trovare insieme una sintesi e realizzare un documento comune. Sono quattro gli ambiti sui quali si deve prioritariamente intervenire. Il primo inevitabilmente è il sostegno all’occupazione”.
“Per noi – continua Meloni – è necessario sostenere le imprese che assumono e che danno lavoro, intervenendo in primo luogo con un taglio del cuneo fiscale gravante sulle imprese. Inoltre, come abbiamo proposto già in sede di emendamenti al decreto “Rilancio”, è necessario ridurre del 50 per cento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per un periodo di 12 mesi per le imprese che hanno subìto nel trimestre marzo-maggio un calo del fatturato pari almeno al 25 per cento rispetto allo stesso trimestre 2019. Ed è urgente introdurre una Super deduzione del costo del lavoro, per premiare le imprese ad alta intensità di manodopera, basata sullo stesso meccanismo del super-ammortamento. Allo stesso tempo è fondamentale garantire libertà di assumere e di lavorare, aumentando la flessibilità sul lavoro e intervenendo sui paletti che spesso rendono difficile per un’impresa assumere. Il che significa abolire/sospendere il decreto “Dignità” che rende difficile l’utilizzo dei contratti a termine e liberalizzare l’utilizzo dei voucher di lavoro, almeno per tutto il 2020”.