La vicenda dei sussidi richiesti da pochi parlamentari e alcuni amministratori locali diventa sempre più paradossale. Tutti invece di fare il loro mestiere rincorrono l’indignazione del “popolo dei fax” senza tener conto dei princìpi che dovrebbero tutelare. Il Garante per la privacy strilla che in questo caso non c’è nulla da tutelare o da garantire, a causa dell’enormità dello scandalo. Ma in realtà nessuno ha commesso nessun reato, visto che la legge non poneva limiti soggettivi o di reddito per la richiesta del bonus.
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