La sentenza
Torino, Appendino condannata a 6 mesi: addio ricandidatura per la grillina
Falso ideologico in atto pubblico per la sindaca del M5S. Stessa pena per l'assessore Ronaldo, otto mesi per l'ex capo di gabinetto
Per le regole dei pentastellati la prima cittadina non potrà correre alle prossime comunali del 2021: "Mi sospendo dal M5S, ma porterò avanti il mandato fino alla scadenza"
Sei mesi di condanna per falso ideologico in atto pubblico per Chiara Appendino sindaco del M5S di Torino nel processo Ream. Stessa condanna per l'assessore al Bilancio Sergio Ronaldo. Otto mesi invece per l'ex capo di gabinetto del comune Paolo Giordana. Una doccia ghiacciata sulla grillina. Che a questo punto mina sempre di più la sua ricandidatura. Anzi, da statuto del M5S non è più spendibile per un bis il prossimo anno. Si tratta dell'inchiesta sull'area ex Westinghouse: la società Ream aveva un diritto di prelazione sull'acquisto dei terreni attraverso il versamento di una caparra da cinque milioni. Il progetto di riqualificazione dell'area venne poi affidato nel 2013 a un'altra società. Il risarcimento dei 5 milioni sarebbe dovuto avvenire nel 2016 ma secondo l'accusa della Procura di Torino la giunta Appendino non avrebbe più inserito il risarcimento in bilancio, falsificando gli atti. Il commento di Appendino è stato netto: "Mi sospendo dal M5S, ma terminerò il mio mandato da sindaca". La Appendino è invece stata assolta per l'accusa di abuso d'ufficio, uno di quei reati per cui sarebbe scattata l'interdizione dall'incarico in applicazione della legge Severino, e potrà quindi portare a termine il mandato, che scade nella primavera del 2021.