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Editoriali

L'indice Rt del localismo si può fermare

Redazione

Il caos stato-regioni è dannoso, ma il modo per governarlo c’è. In Costituzione

C’è il governatore della Sardegna Christian Solinas di cui si chiedono le dimissioni per le discoteche aperte ad agosto; ci sono le regioni che presentano dati incompleti (sì, no o forse) rendendo più caotiche le decisioni del governo; ci sono le regioni che trascolorano (forse oggi, magari dopodomani) e i tavoli stato-regione sempre più capziosi e litigiosi. Mentre l’indice Rt del contagio sembra fortunatamente invertire la rotta, c’è un indice Rt sempre più infiammato, ed è quello del complicato rapporto tra autonomie e stato centrale, che complica la gestione dell’emergenza.

 

Ieri, sul Corriere della Sera, Ernesto Galli della Loggia ha lanciato l’allarme contro il “freno alle scelte” causato dal localismo, figlio della “decisione sciagurata” della sinistra quando modificò il Titolo V della Costituzione “assegnando alle regioni una somma di poteri che ne hanno fatto un virtuale contropotere”. E’ vero ma solo in parte, lo stato nazionale ha tuttora i poteri per funzionare. Da più parti si sente ripetere che se non fosse stata bocciata la riforma proposta da Matteo Renzi oggi ci sarebbe nella Carta una vigorosa “clausola di supremazia” in grado di frenare le derive localiste. Questo è certamente vero, e avremmo uno strumento in più.

 

Va però detto che una clausola di supremazia nella Costituzione vigente già esiste, anche se tutti sembrano dimenticarlo. E’ l’articolo 120, che prevede che “il governo può sostituirsi a organi delle regioni, delle città metropolitane, delle province e dei comuni” nel caso “di pericolo grave per l’incolumità e la sicurezza pubblica”, e una pandemia sembra rientrare perfettamente in questo caso. Sarebbe il momento di farla valere con più forza.

 

Ha ragione Galli della Loggia quando afferma che l’altro corno del problema è la debolezza della classe politica nazionale e che dai governi centrali, da molto tempo, “non viene più alcuna idea generale, alcuna iniziativa di respiro”. In una parola, l’affievolirsi di una capacità di leadership. Ma la colpa di questo non è, in sé, delle regioni. E poiché lo strumento costituzionale per rimettere in rotta la nave esiste, sarebbe buona cosa utilizzarlo con responsabilità, anziché rischiare di far travolgere il paese dall’indice Rt del localismo.