la giornata decisiva

Draghi vede M5s e Lega: la diretta dell'ultimo giro di consultazioni

Redazione

Salvini dopo l'incontro con il premier incaricato: "Non poniamo condizioni a Draghi e non abbiamo parlato di ministri. Non commento il sì o no di Meloni. Lo rispetto”"

E' ultimo round di consultazioni e Mario Draghi è atteso dagli incontri decisivi con M5s e Lega. Per l'occasione sono arrivati a Roma Beppe Grillo e Davide Casaleggio. I pentastellati devono decidere la linea da seguire: alle 11, il Movimento si riunirà in un mini vertice alla Camera, che prelude all'incontro con il premier incaricato. Alla riunione parteciperà anche Giuseppe Conte, che si è già proposto come garante di un'intesa tra M5s e Draghi. Casaleggio vuole invece il voto sulla piattaforma Rousseau, in nome della "democrazia diretta" delle origini del Movimento. 

Alle 12 tocca alla delegazione del Carroccio, guidata da Matteo Salvini, che ha aperto a un suo ingresso nel governo guidato dall'ex presidente della Bce. 

 

13.46

 "Il Recovery plan è una sfida fondamentale per il paese, un piano che va realizzato. I cittadini europei guardano a come attueremo questo piano anche per giudicarci. I soldi che arrivano dall'Europa devono dare benessere ai cittadini ma da questi dipende anche il giudizio del mondo. La messa in campo di quei fondi deve avvenire con onestà e nell'interesse dei cittadini".

 

 13.42

Crimi: "Quando e se si formerà il governo noi ci saremo con lealtà. Abbiamo dato a Draghi la nostra disponibilità a prendere parte al governo". "Noi del M5s non abbiamo mai fatto prevalere il consenso come priorità. Anzi, alcune misure ci hanno portato a una riduzione del consenso. Ma l'importante, vista la situazione, è assumersi le responsabilità". "Abbiamo ribadito che serve una maggioranza politica solida che possa sostenere un governo solido. Queste sono alcune condizioni che abbiamo messo. Dobbiamo superare alcune criticità emerse col governo Conte 2 e che non dimentichiamo. Questo però è solo un primo incontro. Ci aspettiamo dal presidente incaricato una sintesi". 

 

13.37

"Abbiamo ribadito a Draghi la consapevolezza della situazione in cui si trova il paese e della necessità di dare un governo  a partire dai ristori", ha detto Vito Crimi in conferenza stampa al termine dell'incontro con Draghi. "Serve una vocazione solidale, ambientalista, europeista, partendo da quanto è stato realizzato. Abbiamo trovato da parte sua la volontà di ripartire dal lavoro che è stato fatto. Abbiamo trovato una persona sensibile a temi come il Reddito di cittadinanza". "Si è parlato molto di tecnologia e ambiente. La vocazione ambientalista e tecnologica sono indispensabili per la politica industriale che risponda alle esigenze di tutelare la salute del cittadino". Lo stato deve dare un aiuto alle imprese, non in termine di sussidio, aiutandole a uscire dalla crisi. Abbiamo proposto la Banca pubblica per gli investimenti".

 

13.33

Si è concluso l'incontro fra la delegazione del M5s e Mario Draghi. E' stata la riunione più lunga di tutte le consultazioni

 

13.22

"Tutto sta andando in direzione positiva", ha twittato Claudio Borghi, deputato Lega. "Incrociamo le dita. Forse c'è davvero un'opportunità per uscire da trent'anni di palude. Se non andrà bene ricordiamoci che si veniva da un governo allucinante. Vale la pena provare".

 

13.13

Salvini a SkTg24: "Mi piacerebbe che in questo governo ci fossero tutti. Io ricordo che nel Dopoguerra, nei governi del '45 e del '46 c'erano tutti, De Gasperi, Togliatti, Nenni, Amendola, che poi ovviamente dopo quella fase di ricostruzione hanno ripreso le loro vie, sono tornati a confliggere. Però penso che questo sia un momento in cui c'è bisogno dell'energia di tutti".

 

12.52

Show di Beppe Grillo durante il vertice con lo stato maggiore del M5s alla Camera. Un lungo monologo in cui il garante pentastellato avrebbe invitato il Movimento a essere compatto: "Dobbiamo difendere i nostri temi e mettere l'ambiente al centro", avrebbe detto Grillo secondo quanto apprende l'Adnkronos. Trapelano anche le prime indiscrezioni sulle parole di Conte: "Sarà importante il perimetro della maggioranza, al momento non è importante sapere se io farò parte del governo", avrebbe detto il premier uscente.

 

12.23

Matteo Salvini apre al premier incaricato Mario Draghi. Al termine dell'incontro di oggi, nel corso dell'ultimo giorno delle consultazioni, il leader della Lega dice che il bene del paese viene prima degli interessi del partito, non pone condizioni, lancia ramoscelli di ulivo agli avversari, si smarca dalla leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, e fa finalmente un primo passo per archiviare il salvinismo. Il Truce si fa Dulce: segnale da cogliere.

 

12.20

12.02

"L'importante per noi è che questo non sia il governo dei No. In quel caso mi dispiace, ma abbiamo già dato", ha detto Salvini in conferenza stampa. "Siamo il primo partito d'Italia, curioso che altri al 2 per cento pongano veti", ha aggiunto.

 

11.49

"Non faccio ragionamenti di convenienza partitica. Abbiamo una grande forza noi: la nostra libertà. Non abbiamo interesse a dire sì o no a tutti i costi", dice Salvini interrogato da Simone Canettieri del Foglio. "Siamo all'inizio di un percorso, quindi settimana prossima vi potremo dire se ci saremo o no. Di sicuro la Lega non sarà per il forse. Se saremo convinti saremo per un sì convinto. Altrimenti il nostro sarà un giudizio diverso. Ma credo che stiamo dimostrando lealtà. Il bene del paese viene prima di interessi di partito o di coalizione".  "Non abbiamo parlato di formule e sottosegretari. Non commento il sì o no di Meloni. Lo rispetto".

 

11.42

 Al termine dell'incontro con Draghi, Matteo Salvini ha detto in sala stampa che c'è una visione comune. "Non poniamo condizioni su nomi, idee o movimenti". "Qualcuno prova a dire no alla Lega dicendo che siamo anti europeisti. Noi siamo in Europa. Ma né De Gasperi né De Gaulle pensavano all’Europa della direttiva Bolkenstein e se c'è da difendere un interesse italiano siamo per un governo che vada a Bruxelles a difenderlo a testa alta". "Abbiamo la necessità di tornare a vivere dopo questi mesi". "Nessuna tassa, vogliamo la pace fiscale. Abbiamo parlato di sviluppo, di cantieri, d’Europa.

11.14

Il garante del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo, in un messaggio pubblicato sul proprio blog ha illustrato quelli che sembrano essere alcuni punti programmatici dell'azione di governo che il Movimento stesso illustrera' oggi al presidente incaricato, Mario Draghi, nel corso delle consultazioni. Fra i punti illustrati da Grillo ci sono "la fusione in un unico ministro per la Transizione ecologica gli attuali ministeri dell'ambiente e dello sviluppo economico. Come hanno fatto Francia e Spagna, e altri Paesi. Inoltre bisogna dare la competenza della politica energetica al nuovo ministero per la Transizione ecologica o almeno all'eventuale superstite ministero dell'Ambiente. Come e' in Francia, Svizzera e altri paesi".

 

11.07

Al via l'incontro tra la delegazione della Lega e il premier incaricato Mario Draghi. Con Matteo Salvini, i capigruppo di Senato e Camera, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari. L'incontro per le consultazioni si tiene nella sala della biblioteca di Montecitorio.

  

 10.58

"Da oltre due settimane non si fa altro che parlare di crisi di governo. Mentre ci sono decreti bloccati, aiuti e ristori fermi che attendono di essere inviati ai cittadini. Uno stallo generato da una irresponsabile crisi politica. Adesso dobbiamo ripartire in maniera convinta, per questo sono certo che ancora una volta il Movimento 5 Stelle dimostrerà maturità e responsabilità istituzionale. Dobbiamo farlo per gli italiani, ci sono 209 miliardi da spendere. Oggi tutti insieme vedremo Beppe Grillo prima delle consultazioni. La posta in gioco per il Paese è altissima e lui sa sempre guardare lontano. Siamo la prima forza politica in Parlamento, abbiamo delle responsabilità nei confronti degli italiani e sapremo affrontare al meglio anche questa delicata fase". Lo scrive Luigi Di Maio su Facebook. 

 

9.07 

"Volevo dirvi che non ho cambiato idea. Se fossi in Parlamento non darei la fiducia al Presidente Draghi". Lo scrive Alessandro Di Battista in un post su Facebook ricordando le "scelte, propriamente politiche, che il professor Draghi ha preso in passato da direttore generale del Tesoro (privatizzazioni, svendita patrimonio industriale pubblico italiano, contratti derivati) e da governatore di Banca d'Italia, quando diede l'ok all'acquisto di Antonveneta da parte di Mps a un valore folle di mercato". "Io ho le mie opinioni su di lui. Ognuno ha le proprie. Tuttavia il punto non è neppure lui. Io non potrò mai avallare un'accozzaglia al governo che potrebbe andare da Leu alla Lega. Tutti dentro perché nessuno ha intenzione di fare opposizione. Oltretutto in democrazia l'opposizione serve, è e necessaria. Invece nulla", scrive Di Battista. "Ci saranno ministri politici nel governo Draghi? Non ne ho idea. Fossi in lui non accetterei nessuno ma vedo che diversi partiti già avanzano richieste. Per quanto mi riguarda io non posso accettare ''un assembramento parlamentare'' così pericoloso. Non lo posso accettare perché la stragrande maggioranza delle forze politiche che si stanno inchinando al tredicesimo apostolo non rappresenta le mie idee".