"Non c'è il super ministero". E ora i parlamentari M5S vogliono ripetere il voto su Rousseau
L'ultima dei grillini, in subbuglio per la squadra del governo Draghi. Una lettera e una petizione per chiedere a Crimi di cambiare il quesito e votare sui ministri
Non c'è il super ministero, il voto su Rousseau non è servito a nulla va ripetuto. Nel M5s in subbuglio per il governo Draghi, per soli quattro ministri ottenuti, per la mancanza di siciliani in squadra, spunta anche la voglia di impugnare il voto su Rousseau. Con un documento indirizzato a Vito Crimi, Davide Casaleggio e Beppe Grillo. L'iniziativa parte dal deputato Massimo Baroni. "Questa mattina ho firmato, insieme ad alcuni colleghi, una mail al Capo Politico, al Comitato di garanzia e al Garante del M5S per segnalare che la previsione del quesito posta nella consultazione dell'11 febbraio 2021 non ha trovato riscontro nella formazione del nuovo Governo.
Non c'è il super-ministero che avrebbe dovuto prevedere la fusione tra il Ministero dello Sviluppo economico e il Ministero dell'Ambiente oggetto del quesito. Chiediamo che venga immediatamente indetta nuova consultazione con un quesito in cui sia chiara l'effettiva portata del ministero e che riporti la composizione del Governo. E' evidente che, in assenza di riscontro, al fine di rispettare la maggioranza degli iscritti che hanno espresso altra indicazione, il voto alla fiducia deve essere NO. P.S. Gentile Capo Politico, in qualsiasi altro Paese e in qualsiasi altra forza politica, lei avrebbe tratto le più onorevoli conseguenze anziché minacciare espulsioni".
Di seguito il testo della mail che può essere inviata da tutti gli eletti del M5S:
Al Capo Politico del M5S Vito Crimi
Al Comitato di Garanzia del M5S
All’Associazione Rousseau
Al garante del M5S Beppe Grillo
Roma, 13 febbraio 2021
In riferimento alla consultazione sulla piattaforma Rousseau dello scorso 11 febbraio, segnaliamo che la previsione indicata dal quesito non è stata soddisfatta dalla formazione del Governo indicata dal Presidente Draghi, di seguito esplicitiamo le ragioni della contestazione.
Nel post pubblicato da Beppe Grillo in data 6 febbraio 2021 si elencano dieci proposte, le prime due sono riferite alla transizione ecologica.
La prima recita:
Fondere in un MINISTERO PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA gli attuali ministeri dell’ambiente e dello sviluppo economico.
Come hanno fatto Francia e Spagna, e altri Paesi.
Nominare ministra/o un persona di alto profilo scientifico e di visioni.
La seconda recita:
Dare la competenza della politica energetica al nuovo MINISTERO PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA o almeno all’eventuale superstite Ministero dell’ambiente.
Come è in Francia, Svizzera e altri paesi.
Il quesito proposto agli iscritti del Movimento 5 Stelle è stato formulato prendendo in riferimento la prima proposta come si evince dal testo di seguito riportato.
"Sei d'accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?".
Alla luce di questi elementi, l’indicazione di voto del gruppo parlamentare è di sfiducia al nuovo Governo in quanto non attinente con la volontà degli iscritti".
In mattinata, poi, una petizione lanciata da Christian Di Feo ha chiesto al garante Beppe Grillo di organizzare una nuova votazione su Rousseau. " Reputiamo infatti che solo ora, messi a conoscenza di tali informazioni, sia possibile esprimere un voto pienamente consapevole", si legge nella richiesta su change.org.