La campanella suona per Draghi ed emoziona Conte. Il commiato dell'ex premier con Casalino commosso
Intanto alle 14 scatta il primo cdm di Draghi. L'inizio di una nuova era. Pochi reduci e grandi sconfitti.
La mano che tocca la campanella è sempre la stessa che stringe quella di Olivia Paladino, al momento del grande commiato. L'addio di Giuseppe Conte a Palazzo Chigi si muove sul filo della composta commozione. Il passaggio di consegne - la campanella ben sanificata- con Mario Draghi è un rito freddo e veloce. Senza siparietti. Ma senza ostilità. L'avvocato del popolo sceglie una mascherina bianca con un piccolo tricolore per nascondere la delusione. Gli occhi sono vivi ed elettrici, il ciuffo saltella.
Draghi, con passo quasi robotico, entra a Palazzo Chigi prima delle 13. Si chiude in una stanza con Conte per un breve incontro privato. E poi i due escono fuori per il famoso passaggio di testimone. Conte accarezza la campanella prima di porgerla al successore. Il nuovo premier la prende e la fa vibrare. Con forza. Arrivano i sottosegretari, vecchi e nuovi: Fraccaro e Garofali. È tutto molto veloce. Conte saluta e scende nel cortile dove l'attende l'onore militari. Spunta la discreta fidanzata Olivia Paladino. I dipendenti di Palazzo Chigi si affacciano dalle finestre. Applausi. Commozione. Ecco Rocco Casalino, il portavoce ormai con la valigia. Tutto è rapido e composto. Conte sale su una berlina con la compagna. Se ne va verso l'ignoto da dove era arrivato.