la circolare alle regioni
AstraZeneca agli under 60 "in via preferenziale"
Il vaccino potrà essere ancora somministrato a chi ha più di 18 anni, ma l'uso è raccomandato dai sessant'anni in su. La circolare del ministero della Salute non scioglie i dubbi delle regioni
“Comunico che entro domani mattina partirà la circolare del ministero della Salute, rivolta alle regioni, con tutte le indicazioni precise sul vaccino Astrazeneca che stiamo dando qui in questo momento e riprenderà il parere di Aifa”. Quando ieri sera Giovanni Rezza ha anticipato che oggi sarebbe arrivata la circolare con le nuove indicazioni per la somministrazione del vaccino prodotto a Oxford era ancora in corso l'incontro tra i governatori e il ministro Roberto Speranza. E dall'incontro era emerso tutto lo sconcerto delle regioni, alle prese con disdette e paure dei cittadini nei confronti di AstraZeneca. “Vogliamo indicazioni certe dal governo, no alla confusione e al fai da te”, hanno scandito i presidenti di regione, che stamattina hanno ricevuto la circolare – a firma dello stesso Rezza – che nulla aggiunge a quanto dichiarato ieri sera in conferenza stampa: si ribadisce che il vaccino è approvato dai 18 anni d'età e che il suo uso è raccomandato nelle persone sopra i 60 anni.
Tuttavia resta valida la possibilità di somministrare AstraZeneca a chiunque abbia più di 18 anni: saranno le regioni a decidere a chi somministrare i vaccini sulla base delle dosi disponibili perché l'obiettivo – riducendo al minimo gli effetti collaterali e tenuto conto che per Ema e Aifa i benefici superano i rischi – è sempre quello di raggiungere quota 500 mila vaccinazioni al giorno. Nelle intenzioni del governo e delle strutture che lo supportano non sono ammessi tentennamenti, ma solo l'uso razionale delle fiale disponibili, evitando sprechi. La strada in questo senso è in salita, le incognite sono principalmente due: da una parte si temono rinunce per via della diffidenza della popolazione, dall'altra il timore che potrebbero avere i medici a inoculare il vaccino agli under 60, soprattutto senza un'anamnesi adeguata. Dubbi che ieri sera le regioni hanno posto al ministro Roberto Speranza e di certo la circolare di questa mattina non ha risolto.