Raggi: "Pressioni per un mio passo indietro, ma vado avanti"
"Il nostro percorso è segnato ed è aperto a tutti. Ma le regole le stabiliamo noi", ha scritto la sindaca su Facebook, dopo che avevamo raccontato la strategia di Conte per farla ritirare dalla corsa
Lo abbiamo raccontato solo questa mattina. II tentativo sotterraneo che il nuovo capo politico del M5s Giuseppe Conte sta portando avanti, lontano dai riflettori, per ammansire Virginia Raggi. Inducendola al passo indietro come candidato sindaco nella capitale. Opzione vagheggiata nei colloqui che l'ex presidente del Consiglio ha avuto con il nuovo segretario del Pd Enrico Letta. E da questi tramandata come potenzialità concreta ai futuribili contraenti della coalizione di centrosinistra alle prossime elezioni amministrative. "Con Virginia ci parlo io", avrebbe ostentato Conte, per rendere la prospettiva di un'alleanza più verosimile.
Tant'è che lei stessa, oggi, ha deciso di rompere il silenzio e di intervenire in prima persona. "Effettivamente mi è stato proposto di tutto per invitarmi a fare un passo indietro e, allo stesso tempo, non sono mancate pressioni per lasciare spazio alla politica", ha scritto in un post su Facebook. "La questione è che per me la Politica è altro: sono i programmi e non gli accordi di palazzo. Attenzione, non sto dicendo "ideologicamente" che gli accordi siano sbagliati. Ritengo, però, che gli accordi possano nascere soltanto da una condivisione di idee. E che ci siano dei paletti insuperabili: non tutto può essere negoziabile". Quasi a voler chiudere una porta in faccia alle discussioni di queste ore. "Il nostro percorso è segnato ed è aperto a tutti. Ma le regole le stabiliamo noi", ribadisce la Raggi nel post. Non proprio il tipo di dichiarazione di chi è disposto a tutto pur di agevolare il dialogo M5s-Pd. Compreso farsi da parte.