Chiara Appendino (foto Ansa)

l'intervento

"Non voteremo mai il Pd al ballottaggio". Anche la Appendino gela Conte e Letta

Redazione

"I matrimoni combinati non funzionano e le intese non si fanno certamente tra primo e secondo turno", ha detto oggi la sindaca uscente. Ridimensionando i tentativi di alleanza rosso gialla a Torino

Un breve video per mettere un punto – quasi definitivo – sul futuro dell'alleanza rosso gialla alle prossime amministrative d'autunno. La sindaca uscente di Torino Chiara Appendino oggi ha affidato a un filmato di tre minuti (molto artigianale, fin troppo) il suo borsino personale sulla praticabilità della coalzione Pd-M5s nel capoluogo piemontese. "Al 100 per cento non sosterremo i dem nel ballottaggio", ha chiarito Appendino. Secondo cui "i matrimoni combinati non funzionano e le intese non si fanno certamente in dieci giorni, tra primo e secondo turno". 

 

La sindaca, da quando ha annunciato che non si sarebbe ricandidata causa condanna nel procedimento Rems, ha lavorato pubblicamente per favorire un accordo che vedesse la coalizione che sosteneva il governo Conte II correre assieme. Solo fino a qualche settimana fa andava ripetendo come una convergenza su un nome terzo, pescato dalla società civile, potesse essere in qualche modo plausibile. Si erano fatto con insistenza in passato il nome del rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco. Ipotesi poi naufragata vuoi per l'indisponibilità dello stesso Saracco. Ma soprattutto per le difficoltà di tenere unite proposte politiche che sul territorio sono sempre state in opposizione e si sono combattute. Uno dei candidati alle primarie del centrosinistra è Stefano Lo Russo, capogruppo del Pd in Comune da cui è partita la denuncia alla sindaca per i fatti di Piazza San Carlo. 

 

L'uscita di oggi della Appendino riduce al lumicino le chance che M5s e Pd riescano insomma a praticare il disegno portato avanti dall'ex premier Conte e dal nuovo segretario del Pd Enrico Letta. Disegno che per altro aveva già subito una battuta d'arresto formidabile con la candidatura di Roberto Gualtieri a Roma. Ora che il M5s ha scelto di continuare a sostenere Virginia Raggi nella Capitale. 

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