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Editoriali

Demografia vuol dire fiducia

Redazione

Tornare a credere nel futuro è  questione non solo economica, dice Draghi

Un’Italia senza figli non ha domani, dobbiamo aiutare i giovani a tornare a credere nel futuro”. E’ la frase che ha fatto titolo, del discorso pronunciato da Mario Draghi questa mattina, presente Papa Francesco, alla prima edizione degli Stati generali della natalità organizzati dal Forum delle associazioni familiari. Se il Papa ha lanciato un appello “perché il futuro sia buono”, non risparmiando una critica alle politiche “basate sulla ricerca del consenso immediato”, Draghi si è calato nel concreto di uno scenario globale.

 

Dopo aver ricordato la svolta dell’assegno unico universale, con risorse che ammontano a 21 miliardi, “una di quelle misure epocali su cui non ci si ripensa l’anno dopo”, Draghi ha posto qualche riflessione critica: “Questa è epoca di grandi riflessioni collettive. Perso l’ottimismo, spesso sconsiderato, dei primi dieci anni di questo secolo, è iniziato un periodo di riesame di ciò che siamo divenuti. E ci troviamo peggiori di ciò che pensavamo, ma più sinceri nel vedere le nostre fragilità”. Fra queste fragilità  c’è la questione demografica, che tuttavia “veniva spesso negata o respinta” o interpretata come una guerra culturale tra visioni sociali differenti. Ma oggi, dice Draghi, “con il superamento di importanti barriere ideologiche abbiamo capito che questa è una falsa distinzione che non trova riscontro nei dati, come mostra uno studio recente del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione: le coppie vorrebbero avere più figli di quelli che effettivamente hanno. In Italia, questa differenza è molto ampia”.

 

C’è dunque un ripensamento già in corso, ma c’è anche un modo di riflettere sull’economia da cambiare. Ovviamente “le ragioni della scarsa natalità sono in parte economiche” ha notato Draghi, ma anche nelle società che crescono più della nostra la natalità è in calo. Il problema ha a che fare con la mancanza di sicurezza e stabilità, più che delle risorse immediate. “Dobbiamo aiutare i giovani a recuperare fiducia e determinazione. A tornare a credere nel loro futuro, investendo in loro il nostro presente”.

 

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