Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini (foto Ansa)

editoriali

Guerini prende decisioni

Redazione

La gestione rapida e discreta di una piccola crisi con gli Emirati

Martedì il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha reagito con prontezza durante una crisi diplomatica. Gli Emirati Arabi Uniti hanno vietato a un Boeing della Difesa italiana l’ingresso nel proprio spazio aereo durante il volo verso l’Afghanistan – costringendolo quindi ad atterrare in Arabia Saudita a corto di carburante e a rivedere la rotta. Era l’aereo che portava i giornalisti di molte testate italiane a seguire la cerimonia dell’ammaina bandiera della missione italiana a Herat, un momento storico e simbolico dopo vent’anni di permanenza in Afghanistan e più di cinquanta militari caduti. Il divieto imposto dagli Emirati è stato un’imboscata mirata (il permesso l’avevano accordato e poi se lo sono rimangiato) con lo scopo di ottenere un ritorno di notizia forte perché gli Emirati sono arrabbiati con la politica estera italiana. Era chiaro che il gesto avrebbe fatto più notizia rispetto a un qualsiasi altro volo italiano fra Italia e Afghanistan.

Guerini era già a Herat e al telefono ha deciso di far ignorare l’ostilità emiratina. La cerimonia afghana era prevista al mattino alla presenza del generale americano Austin Miller, che comanda il ritiro di tutte le truppe americane, ma pazienza, è stata spostata nel tardo pomeriggio senza il generale americano. L’aereo è stato fatto ripartire con una rotta diversa. Poi il ministro ha chiamato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e ha chiesto di intraprendere un’azione a breve termine e infatti a Roma è stato richiamato l’ambasciatore degli Emirati. Guerini ha preso una decisione veloce, ha fatto una richiesta veloce e non ha fatto uscire alcun comunicato sulla vicenda. Un ottimo segno per la politica italiana, dove invece si tendeva a dichiarare molto e a essere lentissimi nelle decisioni specie quando si aveva a che fare con quello che succede fuori dai nostri confini. Poi oggi c’è stato un incontro, già previsto, tra Di Maio e Guerini e si è di nuovo parlato di Emirati.

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