i precedenti

Altro che società orwelliana. Sui vaccini obbligatori Meloni chiedeva di fidarsi della "comunità scientifica"

La leader di FdI si schiera contro Speranza sull'obbligo di vaccinazione. Ma solo qualche anno fa diceva: "È un tema che non va affrontato a livello ideologico"

Redazione

"Sui vaccini occorre avere l'umiltà di affidarsi alla comunità scientifica. E' un tema che non va affrontato a livello ideologico: lasciamo stabilire a chi ha competenze quali siano i vaccini necessari e obbligatori". Oggi potrebbe averlo detto qualsiasi esponente politico che non sia la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. E però la dichiarazione appartiene proprio all'ex ministro della Gioventù, e risale a un tweet dell'agosto 2018 (nel frattempo cancellato dai profili ufficiali). In cui in pratica Meloni, che adesso intravede la minaccia di derive "orwelliane", chiedeva una risposta pragmatica, senza atteggiamenti pregiudiziali. Del tipo: se i vaccini servono li si renda pure obbligatori. La politica si adeguerà al parere delle autorità scientifiche. Di fatti, in quello stesso anno (a giugno) scrisse un altro peana a favore dei vaccini, che sono "una delle conquiste più importanti nella storia della medicina e le vaccinazioni obbligatorie sono lo strumento che la comunità scientifica ci consiglia per debellare patologie solo apparentemente sconfitte per sempre". Ma non solo. "Lanciare messaggi confusi e contraddittori, con il rischio di alimentare paure e notizie false, è un errore che la politica non deve commettere", aggiunse. In pratica quello che dice oggi un virologo autorevole come Burioni (con cui Meloni si è scontrata spesse volte). 

In un altro tweet, sempre dell'agosto 2018, segnalato da Open, Meloni scrive: "Se io sono cittadino italiano non Rom, allo Stato devo dire: dove abito, da quando ci abito, se sono sposata oppure no, quanti soldi ho in banca, devo pagare fino all’ultimo centesimo di tasse e se non faccio i vaccini mi denunciano. Scusate si può fare per tutti?". Avallando ancora una volta l'ipotesi di una campagna di vaccinazione obbligatoria. Peccato che in appena tre anni abbia fatto a tempo a cambiare radicalmente opinione. E che adesso trovi la proposta di Speranza "uno scandalo non contemplato dalla Costituzione. Il ministro se ne faccia una ragione".