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Sull'obbligo vaccinale il no di Salvini imbarazza Forza Italia

Il centrodestra spaccato sui vaccini. "L'obbligo è l'unica via per garantire la scuola in presenza", dicono Polverini e Cangini di Forza Italia. "Non si possono costringere le persone", ribattono Rixi (Lega) e Malan (FdI)

Roberta Benvenuto

Tra Green pass e variante delta. La corsa all'immunizzazione è entrata in una fase decisiva, il governo spinge sui vaccini per tutti. Ma deve fare i conti con l'ostruzionismo della Lega, spalleggiata da Fratelli d'Italia all'opposizione. Mentre Forza Italia è l'unico partito all'interno della coalizione di centrodestra apertamente a favore: "Lo siamo fortemente", dichiara al Foglio Renata Polverini. "E' necessario che le vaccinazioni siano obbligatorie per alcune categorie, sicuramente quella degli insegnanti. Lega e FdI non sono d'accordo? E' un problema loro: a me dispiace perché parliamo di una cosa seria e abbiamo visto che le vaccinazioni stanno funzionando. Salvini dice che l'obbligo è una follia? Per me è una follia non imporlo. Tante volte purtroppo in politica si bada al consenso più che al buonsenso".

 

Risponde Edoardo Rixi: "L'obbligo è sempre una sconfitta", spiega il deputato del Carroccio. Mi auguro che il governo Draghi sia abbastanza forte da non utilizzarlo perché sarebbe sinonimo di debolezza". E rincara la dose Lucio Malan, fresco rinforzo di Fratelli d'Italia al Senato: "Non si può obbligare le persone a vaccinarsi", dice l'ex forzista. "I numeri ci dicono che lo scorso anno scolastico, quando si è ripresa la scuola in presenza, non ci sono stati significativi né percepibili aumenti di contagi".

 

Non è d'accordo Andrea Cangini: "Gli studenti italiani sono l'unica categoria tra quelle colpite gravemente dalla pandemia che non è stata ancora ristorata, perché non è ristorabile del tutto", il senatore di Forza Italia illustra la ratio del Green pass alla francese. "C'è un vuoto formativo gravissimo, certificato dagli ultimi test invalsi: è un danno alla nazione e al suo futuro. Chiunque ha un minimo di senso della responsabilità che grava sulla propria carica istituzionale non può non affrontarlo. Quindi dobbiamo garantire che la scuola inizierà e continuerà in presenza da settembre. Perché questo avvenga bisogna che siano tutti vaccinati, che il contagio non entri nelle scuole".

 

E se Draghi dovesse imporre l'obbligo? "Fratelli d'Italia non è propensa a votarlo", continua Malan, "e io lo pensavo già mesi prima di aderire al partito. Noi i boh vax? Ciascuno deve sostenere le tesi che ritiene giuste, se ci sono degli elettori d'accordo con noi ci voteranno. Questa è la democrazia". E Rixi tende la mano: "Spero che ci sia la libertà di scelta. Con FdI da questo punto di vista ci sono tanti punti in comune, anche se loro ogni tanto non se lo ricordano. Sul tema delle vaccinazioni riteniamo che la libertà individuale si possa limitare solo in situazioni eccezionali, cioè quando sono a rischio le vite delle persone. Se oggi non è più così, senza dover limitare le libertà, questo è il vero successo del governo Draghi: non vorrei che sfumasse".

 

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