il cronoprogramma
Dopo la giustizia. Ecco l'agenda Draghi
Dalla scuola alla riforma del fisco (e la legge sulla concorrenza). Fino all'eventuale estensione del green pass. I prossimi impegni del governo ora che è stata approvata la riforma Cartabia
A Palazzo Chigi sono convinti di aver superato un ostacolo non da poco. Ché se la riforma della giustizia si fosse arenata nel gioco di veti della maggioranza, il governo avrebbe perso in incisività, dilazionando ancor più il cronoprogramma degli interventi da portare a termine. Che, del resto, si è fatto notare diffusamente, è già di per sé piuttosto serrato. Quando ci si è resi conto che il "pilastro giustizia" avrebbe richiesto un sovrappiù di discussione per arrivare a un accordo che accontentasse tutti, una delle decisioni del governo è stata quella di posticipare a settembre due delle leggi che devono dare un'impronta al Piano di ripresa e resilienza italiano, la legge sulla concorrenza e la riforma del fisco. Entrambe avrebbero richiesto, da parte dell'esecutivo, la presentazione di un disegno di legge delega entro il 31 luglio, come da accordi di massima presi con la Commissione europea al fine di stabilire l'emissione dei finanziamenti comunitari. Alla fine è prevalsa la prudenza e si è scesi a patti con una logica dilatoria. Il rischio di trovarsi a combattere su troppi fronti era troppo elevato.
Il nodo scuola: una discussione è attesa la prossima settimana
Anche perché alle riforme che devono dare sostanza al pacchetto di aiuti europei, s'aggiunge tutta una serie di urgenze che dovranno trovare una risoluzione entro breve. La scuola, ad esempio, per cui un piano di rientro in sicurezza dovrà essere disposto ben prima di settembre. Il governo si riunirà già la prossima settimana, per discutere quale direttive seguire per la piena regolarità del nuovo anno scolastico, la cui garanzia rappresenta "una priorità assoluta", come ha sottolineato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Entro il 20 agosto il generale Francesco Paolo Figliuolo ha chiesto alle regioni di comunicare i dati dei docenti che non si sono sottoposti alla vaccinazione anti Covid (per ora rappresentano almeno un 15 per cento del totale). Nelle intenzioni del governo ci sarebbe la volontà di imporre l'obbligo di vaccinazione al personale docente, come già accade per il personale sanitario. Ma la discussione dovrà toccare anche altri punti, come la riorganizzazione dei trasporti o la vaccinazione degli studenti. Tutta una serie di interrogativi che hanno fatto apparire i ministri competenti Giovannini (Trasporti) e Bianchi (Istruzione) piuttosto deboli in questa fase politica.
Green pass su treni e aerei
Il 6 agosto entra in vigore il green pass per bar e ristoranti al chiuso, oltre a cinema, teatri e palestre. Un intervento che ha innescato mobilitazioni di piazza (a cui hanno aderito anche esponenti della Lega). In realtà quella adottata dal governo è un versione light di certificato verde, rispetto a quanto per esempio accade in Francia. Ma l'obiettivo è di arrivare a un'estensione del green pass nelle prossime settimane, ad esempio per regolamentare l'accesso ai viaggi a lunga percorrenza come treni, navi e aerei. Magari in vista dell'inizio dell'autunno. Un discorso che dovrebbe riguardare anche le scuole, e che è destinato a provocare nuove contrapposizioni politiche all'interno della maggioranza.