Editoriali
Un'altra Lega è possibile
Sì al green pass e ai vaccini a tutti. Una lezione di Fedriga agli estremisti
La tattica adottata da Salvini, appoggiare manifestazioni contro il green pass mostrando contemporaneamente il certificato vaccinale, non funziona. Le manifestazioni non hanno raccolto una partecipazione rilevante, nel governo si continua a lavorare per elevare al massimo la protezione dal virus, con l’evidente appoggio del capo dello stato e a quanto pare i ministri leghisti collaborano. Serve una correzione netta di linea e ormai la contestazione, seppure espressa in forme rispettose, arriva ai piani alti del sistema di potere leghista.
Massimiliano Fedriga, presidente della giunta del Friuli Venezia Giulia, ha rilasciato un’intervista a Repubblica che non lascia dubbi. Bisogna “informare, informare. Spiegare che la campagna vaccinale è fondamentale, senza mettere sulla graticola chi ha dubbi”. Pensa che “è importante che la partecipazione alla campagna vaccinale sia la più alta possibile” e propone hub vaccinali nelle scuole. Non è preoccupato della vaccinazione dei docenti perché nella sua regione risultano vaccinati tutti, e inviterebbe i suoi figli a vaccinarsi se avessero l’età (ora sono sotto i 12 anni).
Difficile essere più espliciti. Se ne può dedurre che un’altra Lega è possibile o almeno un’altra politica si sta gradualmente imponendo e alla fine anche Salvini dovrà tenerne conto. Già si notano i primi arretramenti, sull’obbligo di certificato vaccinale per viaggiare si rinvia a un esame dei nuovi dati, su quello per lavorare si invita a un’intesa tra le parti sociali. La rabbia di piazza (poco frequentata) lascia spazio alla ricerca di soluzioni per i punti critici sulla base di dati oggettivi. Resta però la sensazione di un’ambiguità tenuta in piedi per calcoli elettoralistici (probabilmente sbagliati) che non giova né alla Lega, ma questi sono fatti suoi, né al paese. Fedriga lo ha spiegato forte e chiaro anche al suo leader.