Il caso
Tabacci rinuncia alla delega allo Spazio
La decisione dopo le polemiche per l'assunzione del figlio in Leonardo. Continuerà a occuparsi di programmazione economica
Bruno Tabacci ha rimesso nelle mani del premier Draghi la delega allo Spazio e all'Aerospazio. Una decisione maturata dopo le polemiche che si erano sollevate a seguito dell'assunzione del figlio Simone in Leonardo, azienda partecipata dal ministero dell'Economia e delle Finanze attiva proprio nel settore di competenza del padre. Da qui l'accusa di potenziale conflitto d'interessi. Un caso che non aveva fatto piacere all'interno del governo per le reazioni che aveva generato nell'opinione pubblica.
Tabacci, che tanto si era speso all'epoca del Conte II nella ricerca dei cosiddetti responsabili che facessero proseguire l'esperienza di governo, è entrato nella compagine del sottogoverno Draghi anche in virtù di un rapporto personale con l'ex presidente della Bce. A maggio scorso gli è stata assegnata la delega allo Spazio, che aveva fatto storcere il naso al ministro Giorgetti: il leghista contava di trattenerla per se e ne era nata una contesa.
In ogni caso Tabacci continuerà a occuparsi di programmazione economica e investimenti pubblici in qualità di sottosegretario alla presidenza del Consiglio, dopo che Draghi gli ha confermato "stima e fiducia".