Lo scatto di Cernobbio
C'è sempre un selfie della pace tra Salvini e Meloni
I due leader della destra hanno rilanciato l'alleanza con uno smartphone: "Prove tecniche di governo". O forse era solo un modo per dissimulare le tensioni interne
Matteo Salvini e Giorgia Meloni a Cernobbio (Ansa)
Campagna elettorale 2016, amministrative Roma (Ansa)
Atreju 2017
Matteo Salvini e Giorgia Meloni a Basovizza, febbraio 2020 (Foto Twitter)
Atreju 2017 (Foto Fb Giorgia Meloni)
IL selfie di Cernobbio Foto instagram (Salvini)
Giovanni Toti, Giorgia Meloni e Matteo Salvini, in occasione della manifestazione di Fdi contro il governo conte nel settembre 2019
“Prove tecniche di governo”, dice Matteo Salvini ai cronisti che lo incalzano. "Io non ho un piano B nelle alleanze: per me esiste solamente l'alleanza di centrodestra”, rilancia Giorgia Meloni. L'ultimo selfie (di una lunga serie) l'hanno postato ieri dal lago di Como, a Cernobbio, in occasione del Forum Ambrosetti che ha visto tra i protagonisti i due leader della Lega e Fratelli d'Italia.
Uno scatto per rilanciare l'intesa, per dire che le cose tra di loro le cose vanno “benissimo”, che non ci sono problemi e che l'orizzonte è uno solo: le elezioni, anche se sui tempi "dipende da Draghi”, come ha specificato il capo del Carroccio. O forse, il selfie è solo uno scatto per salvare le apparenze, di quelli che di tanto in tanto i numeri uno di Lega e Fratelli d'Italia consegnano a stampa e social per dissimulare le tensioni interne tra i due partiti che si contendono la leadership del centrodestra, si dividono in Parlamento tra maggioranza e opposizione, e poi provano a ritrovarsi a livello locale.
Come succede con Enrico Michetti, salvo poi scoprire che ai piani alti della Lega avrebbero preferito un altro candidato, perché con questo – hanno fatto sapere qualche settimana fa, a microfoni spenti – “al secondo turno è quasi impossibile” vincere. Ne è passato di tempo da quando proprio a Roma, nel 2016, Salvini scendeva in campo, manco a dirlo a suon di selfie, per sostenere Giorgia Meloni (a discapito di Forza Italia che aveva puntato su un altro candidato).
Erano altri tempi, appunto. E intanto Fratelli d'Italia ha iniziato a scalare i sondaggi, fino a insidiare e raggiungere la Lega nelle rilevazioni di consenso, mentre le strade dei due partiti si dividevano. Nel 2018 con il Conte I per esempio, quando Salvini diventa vicepremier dell'esecutivo rosso giallo, e Meloni sceglie la via dell'opposizione. Fino all'agosto 2019, l'estate del Papeete, che mette fine al primo governo di questa legislatura. Rieccoli allora di nuovo insieme, passata appena qualche settimana dalle parole di Salvini, a favor di fotocamera (questa volta con loro c'è anche Giovanni Toti), in occasione di una manifestazione lanciata da Fratelli d'Italia contro il governo e per tornare al voto.
A febbraio 2020, per fare un altro esempio, è a Basovizza che i due leader si concedono un altro selfie, e “un sorriso dedicato a chi ci vuole male”. Con la pandemia, e la necessità di fare squadra contro il governo, i due partiti saranno più vicini. Almeno fino all'arrivo di Draghi, che inaugura una nuova stagione: ancora una volta Lega e FdI scelgono percorsi differenti.
E arrivano nuovi screzi, come quelli per il Copasir, quando la Lega non vuole cedere la presidenza a Fratelli d'Italia, ma anche il difficile accordo per i candidati delle amministrative. Il tutto mentre sullo sfondo si discute dei progetti di fusione tra Forza Italia e Lega, manovre che avvicinano l'Europa e allontanano il sovranismo meloniano. Almeno fino a Cernobbio. Certe volte basta poco per ritrovarsi, basta un selfie.