il comunicato dopo il vertice
"Scordatevi il proporzionale". Salvini e Meloni chiedono garanzie al Cav.
Dopo l'incontro con Berlusconi, i leader di Lega e Fratelli d'Italia mettono per iscritto l'indisponibilità a dare una svolta proporzionale alla legge elettorale
"Il centrodestra intende continuare a lavorare come coalizione e ha confermato conseguentemente la propria indisponibilità a sostenere un cambiamento della legge elettorale in senso proporzionale". L'elemento più succoso Salvini, Meloni e Berlusconi, che oggi si sono visti a Villa Grande, a Roma, per analizzare il risultato delle elezioni, lo relegano nell'ultima frase del comunicato diffuso nel primo pomeriggio, a incontro concluso. Una garanzia personale che i leader di Lega e Fratelli d'Italia hanno chiesto al Cav., preoccupati dalla possibile interlocuzione di Forza Italia con i gruppi centristi come Azione e Italia viva. E che potrebbe risentire di un incentivo a costruire un nuovo polo riformista qualora, appunto, la legge elettorale assumesse caratteristiche di segno proporzionale. Che è un po' quello che potrebbe augurarsi anche lo stesso Pd, dopo aver appurato che è il modo più facile per coagulare le forze anti sovraniste (sul modello di quanto è successo per esempio a Bologna con l'elezione del nuovo sindaco Matteo Lepore).
Fatto sta che oggi, per mettere a tacere le ricostruzioni e le illazioni post amministrative, Salvini e Meloni hanno chiesto al Cav. di ribadire che margini per sottoscrivere una nuova legge elettorale non ce ne sono. E non è un caso che una delle prime reazioni sia stata quella di Carlo Calenda: "Dal comunicato si evince che Forza Italia, contrariamente al suo posizionamento europeo, continuerà a seguire i partiti sovranisti. Gli elettori popolari e liberali che credono nell'Europa e nella democrazia liberale dovranno trovare una nuova casa".