editoriali
Di Maio a Tunisi. Si cerca la quadra su migrazione, Mediterraneo e il rimpatrio dei rifiuti
Il ministro degli Esteri da Saied: tante le incognite. Se l’Italia si farà carico degli elevati costi del rimpatrio dei rifiuti, lo farà in cambio di nuove concessioni sul dossier migratorio?
Oggi Luigi Di Maio volerà a Tunisi per incontrare il ministro degli Esteri Othman Jerandi, la premier Najla Bouden Romdhane e il presidente Kais Saied. Di questa visita in Italia s’è parlato molto poco, ma l’arrivo di Di Maio da giorni agita la società civile tunisina, che ha organizzato una conferenza stampa congiunta per chiedere chiarezza sul dossier Wissem Ben Abdellatif, il ventiseienne tunisino morto all’ospedale San Camillo di Roma dopo tre giorni di contenzione nel reparto psichiatrico, a seguito della permanenza nel Cpr di Ponte Galeria. L’informazione sull’arrivo di Di Maio circola da quando è apparso un post Facebook sulla pagina del ministero degli Esteri a seguito di un incontro tra l’ambasciatore, Lorenzo Fanara, e il ministro tunisino Othman Jerandi. Se la questione migrazione e rimpatri potrebbe essere evocata e rinegoziata, secondo fonti tunisine sarà un’altra la questione in cima all’agenda: il rimpatrio dei rifiuti italiani.
“Le due parti hanno discusso della questione dei rifiuti italiani esportati illegalmente in Tunisia. L’ambasciatore ha confermato l’impegno delle autorità italiane, in particolar modo del ministero degli Esteri e dell’Interno, di sostenere il rimpatrio di questi come richiesto dalla Tunisia”, si legge nel comunicato in arabo del ministero degli Esteri tunisino. Ministero che conferma al Foglio: “Si parlerà di Mediterraneo e della questione rifiuti”.
La Tunisia da più di due anni attende il rimpatrio di 7.900 tonnellate di rifiuti presunti illeciti esportati in Tunisia da una società campana e rimasti bloccati al porto di Sousse. Sulla questione pende un’inchiesta della procura di Potenza, mentre la società Sra con sede nel comune di Polla e la regione Campania continuano a rimbalzarsi la responsabilità. “I rifiuti vanno esportati con urgenza”, ha sentenziato il Consiglio di stato ad agosto 2021. Restano tante le incognite sulla visita di Di Maio, una intanto: se l’Italia si farà carico degli elevati costi del rimpatrio dei rifiuti, lo farà in cambio di nuove concessioni sul dossier migratorio?