Fumata nera
Quirinale, al terzo spoglio spunta Mattarella. L'ipotesi Crosetto funziona più di Casini
Il nome proposto dalla Meloni prende più del doppio dei grandi elettori di FdI. Per il presidente uscente oltre le cento preferenze. Non sfonda l'ipotesi Casini
Vince la scheda bianca, e si sapeva. Ma alla fine della terza votazione ci sono una serie di notizie degne di nota. La prima: Sergio Mattarella va oltre quota 100 (125 preferenze), un numero maggiore dei Cinque stelle che avevano già annunciato di volerlo votare. Secondo: Guido Crosetto, l'ex parlamentare di Fdi proposto da Giorgia Meloni per opporsi alla scheda bianca, ha raccolto 114 voti. Un segnale, se si considera che il gruppo dei grandi elettori di Fratelli d'Italia conta 63 delegati. Vuol dire che almeno una cinquantina di voti sono stati pescati altrove (magari nello stesso centrodestra?).
Subito dopo Crosetto fanno capolino le opzioni Paolo Maddalena (sostenuto dagli ex grillini, in totale prende 61 preferenze) e Pierferdinando Casini (raccoglie 52 preferenze). Quest'ultimo usato a mo' di test da parte dei gruppi centristi, da una parte del Pd e del centrodestra, che avevano fatto filtrare in mattinata la volontà di potersi contare sul suo nome già quest'oggi. Ma ufficialmente solo il gruppo delle Autonomie aveva indicato il nome del senatore bolognese. L'ex presidente della Camera, peraltro, questa mattina era stato a colloquio con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio proprio per approfondire la praticabilità della sua candidatura. Ma è difficile per ora dare un significato a questi numeri.
Alla fine della terza giornata, quindi, le 412 schede bianche danno la misura di un accordo tra le forze politche ancora in alto mare. Domani si vota e per la prima volta il quorum scende a 505. Ma per ora nessuno sembra avere le carte per avvicinarsi a quella cifra.
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