Mario Draghi: "Versailles è stato un successo. È ora di una difesa europea"
Il presidente del Consiglio parla ai giornalisti a conclusione vertice informale dei capi di stato e di governo dell'Unione europea che si è tenuto in Francia
Il presidente del Consiglio Mario Draghi parla alla stampa al termine del Consiglio europeo infomale, il vertice che riunisce i capi di stato e di governo dell'Unione europea che si è tenuto a Versailles. La riunione doveva essere incentrata sul "Modello europeo di crescita e di investimento per il 2030", ma inevitabilmente tema centrale del vertice è stata la guerra in Ucraina e le sue implicazioni in termini economici ed energetici.
"Questo Consiglio europeo informale è stato veramente un successo, raramente ho visto l'Unione europea così compatta con uno spirito di solidarietà su tutti gli argomenti che non credo di ricordare in altri Consigli a cui ho partecipato", ha detto Mario Draghi in conferenza stampa.
Il premier, che insieme alla Francia di Emmanuel Macron spinge affinché Bruxelles emetta nuovi bond per finanziare i progetti che riguardano l'energia e la difesa, ha spiegato che i bilanci degli stati non hanno sufficiente spazio di manovra per rispettare gli obiettivi europei. "Non si può dire che l'economia europea vada male, perché l'Ue cresce. ma l'incertezza suggerisce preoccupazione per il futuro e detta agenda per i prossimi mesi. Su clima, difesa ed energia gli obiettivi europei sono molto grandi. La Commissione ha fatto i suoi calcoli: servirà da 1,5 a 2 e più trilioni per rispettare gli obiettivi climatici al 2030 e gli obiettivi di sicurezza Nato. I bilancio degli stati non hanno questo spazio di manovra ed è chiaro che occorre un risposta europea di bilancio".
Il tema è stato affrontato al tavolo di Versailles ma non le distanze sono ancora rilevanti. Per questo la Commissione elaborerà un piano e i 27 discuteranno formalmente della possibilità di emettere nuovo debito comune al prossimo consiglio europeo del 24 e 25 marzo.
Sull'Ucraina, argomento costantemente sullo sfondo di questa due giorni, Draghi ha ribadito il sostegno italiano. "Sarebbe di grande aiuto", ha detto, mandare al popolo ucraino un messaggio di incoraggiamento prevedendo l'adesione del paese all'Ue. A riguardo Draghi sostiene che ci sia "stato un progresso", perché "ora si dice che il Consiglio europeo sostiene l'Ucraina", ma allo stesso tempo, ha continuato, è necessario "rispettare quello che dicono gli altri" paesi.