(foto di Ansa)

la grande fuga

Legaexit: il grande esodo dal partito di Salvini (verso FdI)

Redazione

Il Carroccio tiene a livello nazionale, ma sui territori è un esodo. Sempre più consiglieri abbandonano la Lega per entrare in Fratelli d'Italia

Abbandonare la nave. Sono sempre di più i consiglieri leghisti che decidono di salutare il partito di Matteo Salvini per fare rotta verso quello di Giorgia Meloni. Un articolo di Francesco Malfetano apparso sul Messaggero tira le somme dell’esodo leghista. Le regioni più interessate sono Lazio, Toscana ed Emilia Romagna, ma anche le roccaforti storiche del Carroccio non possono dirsi al sicuro.

 

Nel Lazio c’è il caso della consigliera regionale Laura Corrotti, transitata in Fratelli d’Italia a inizio aprile. Un addio duro, polemico: “Sono io che me ne vado sbattendo la porta. I risultati delle mancanze sono sotto gli occhi di tutti”. E se anche il senatore William De Vecchis lascia la Lega per entrare nel gruppo misto, è a livello municipale che la squadra leghista scricchiola di più. A passare con Giorgia Meloni, nelle ultime settimane, sono stati Riccardo Corsetto, coordinatore territoriale, Roberto Santoro, ex candidato presidente al municipio IV e Roberto Bevilacqua, eletto consigliere in III municipio. Dal canto suo la Lega ha provato a rispondere al fuoco, strappando a FdI l'ex sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, oggi consigliere regionale. Fuori dalla capitale non va meglio. Defezioni dalla Lega si sono viste anche nei comuni di Gaeta, Sabaudia e Valmontone.

 

“La prova di maturità della Lega è fallita”. Elisa Tozzi, consigliera eletta in Toscana, un paio di mesi dopo l’abbandono delle Lega ha riassunto così alla Nazione i motivi dell’addio a Matteo Salvini. In Toscana da inizio anno hanno seguito il suo esempio due consiglieri comunali di Prato, addirittura quattro a San Giuliano e altri cinque tra Firenze e Empoli. Stesso copione in Emilia Romagna. Tra i consiglieri eletti in fuga ci sono Antonio Baldini a Modena, Federica Boccaletti a Carpi, Massimo Roggiani e Fabio Marinelli a Fiorano e Stefano Barbolini a Maranello. La destinazione preferita anche in Emilia resta Fratelli d’Italia, ma non è l’unica. Vincenzo Sgambati, eletto anche lui a Maranello, ha scelto il partito antieuropeista di Gianluigi Paragone, Italexit.

 

Nemmeno la Padania è al sicuro, come dimostra, tra le altre cose, l’addio del consigliere trevigiano Giancarlo Da Tos. E anche a Legnano – dove la Lega lombarda sconfisse il Barbarossa nel 1176 – Fratelli d’Italia rimpingua la squadra al comune ai danni del Carroccio con il cambio di casacca del consigliere Stefano Carvelli. Nella cittadina lombarda FdI diventa il primo dei partiti all’opposizione. Alle elezioni del 2020 aveva totalizzato circa la metà dei voti della Lega.

 

In Parlamento Salvini tiene. Per il momento da inizio legislatura la Lega ha guadagnato sei deputati e quattro senatori. Nuovi ingressi concentrati in quel 2019 che vide l’apice della popolarità del partito. Solo nelle massime istituzioni politiche la Lega è riuscita a fare di meglio degli alleati di FdI, che dal 2018 ha conquistato sei nuovi deputati e tre nuovi senatori.