(foto Ansa)

l'intervento

Sull'Ucraina Mattarella sveglia l'Anpi: "La liberazione fu ottenuta con le armi"

Redazione

"L’attacco violento della Federazione Russa al popolo ucraino non ha alcuna giustificazione", ha detto il capo dello stato. Ricordando che "la libertà non è mai acquisita una volta per sempre". Messaggio per i partigiani di oggi

"Il 25 aprile rappresenta la data fondativa della nostra democrazia, un popolo in armi per affermare il proprio diritto alla pace. Un'esperienza terribile che sembra dimenticata da chi manifesta disinteresse per le sorti e la libertà delle persone". Già nelle scorse settimane il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva usato parole precise per condannare l'invasione russa in Ucraina. Quest'oggi però è sembrato rivolgersi a tutti coloro che mettono in dubbio l'utilità di armare la resistenza ucraina, a partire dall'Anpi.

"Abbiamo assistito, in queste settimane – con un profondo senso di angoscia - a scene di violenza sui civili, anziani donne e bambini, all’uso di armi che devastano senza discrimine, senza alcuna pietà", ha spiegato il capo dello stato incontrando gli esponenti delle associazioni combattentistiche e d'arma nel 77esimo anniversario della Liberazione. "L’attacco violento della Federazione Russa al popolo ucraino non ha alcuna giustificazione. La pretesa di dominare un altro popolo, di invadere uno Stato indipendente, ci riporta alle pagine più buie dell’imperialismo e del colonialismo". Un intervento che ha quindi trovato molti punti di contatto tra la storia italiana e la stretta contingenza di questo conflitto

"Dal 'nostro' 25 aprile, nella ricorrenza della data che mise fine alle ostilità sul nostro territorio, viene un appello alla pace. Alla pace, non ad arrendersi di fronte alla prepotenza. A praticare il coraggio di una de-escalation della violenza, il coraggio di interrompere le ostilità, il coraggio di ritirare le forze di invasione. Il coraggio di ricostruire. La straordinaria conquista della libertà, costata sacrifici e sangue ai popoli europei - e condivisa per molti decenni - non può essere rimossa né cancellata. Sappiamo anche che la libertà non è mai acquisita una volta per sempre e che, per essa, occorre sapersi impegnare senza riserve". Una risposta cristallina a tutti i sostenitori del né con Putin né con la Nato. E a chi continua a mettersi in bocca la parola pace dimenticandosi la propria storia. 

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