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La Russa (FdI): "Perché per l'Ucraina non dovrebbe valere la legittima difesa?"
Il senatore di Fratelli d'Italia è intervenuto in Aula durante l'informativa del premier Draghi, pungolando soprattutto Salvini. "Non si può essere contemporaneamente contro le spese militari e però non volere alcuna forma d'ingerenza da parte degli Usa"
"Se la difesa è sempre legittima a casa propria, se la difesa noi la vogliamo quando un ladro entra a casa mia, come facciamo a immaginare che non sia legittima la difesa di chi è aggredito nella casa della sua nazione?". L'intervento di Ignazio La Russa in Senato, dopo l'informativa del premier Draghi, ha avuto il pregio di andare dritto al punto. E soprattutto quando si è trattato di giustificare l'invio di armi all'Ucraina, è sembrato avere un destinatario preciso: Matteo Salvini. Che ancora, poco dopo, avrebbe rivolto i suoi appelli alla pace. E che sempre è stato uno dei più acerrimi difensori del principio della legittima difesa.
"Ci inchiniamo alla difesa eroica degli uomini, delle donne, dei soldati ucraini, che combattono per la loro patria, la loro libertà, ma anche per la nostra indipendenza. Perché è questo che alcuni non vogliono capire", ha ribadito La Russa. Che è sembrato molto lucido anche nel ricordare come l'atteggiamento di alcuni gruppi nel confronti della Nato sia piuttosto schizofrenico. "Non si può essere contro le spese militari e allo stesso tempo schierarsi contro l'ingerenza degli Stati Uniti, a cui affidiamo la nostra difesa. Decidetevi. O siamo alla pari, come forza militare, o altrimenti dipendiamo da altri".