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Di Maio: "Con Conte M5s forza politica dell'odio. No al terzo mandato"
Nuovo atto nella guerra con Conte. "Non stiamo guardando al 2050 ma ci si stiamo radicalizzando e guardando indietro. Che senso ha cambiare la regola del secondo mandato?"
Nuovi sviluppi nella guerra Di Maio-Conte sulla crisi Ucraina e il terzo mandato, contro il quale oggi si è espresso anche Beppe Grillo. Così, a Margine della visita al cantiere Finmeccanica di Castellammare di Stabia, il ministro degli Esteri, il grillino Luigi Di Maio, anche ha attaccato: "Il Movimento 5 Stelle rischia di diventare una forza politica dell'odio, che si sta radicalizzando e sta guardando indietro: allora che senso ha cambiare la regola del secondo mandato?".
"Io mi sono permesso semplicemente di porre dei temi e di aprire un dibattito su alcune questioni, in cambio ho ricevuto solo insulti personali come quelli che abbiamo visto nei giornali stamattina", dice Di Maio. "Temo che questa forza politica rischi di diventare una forza dell'odio, che tra l'altro nel suo statuto ha il rispetto della persona. Il nostro elettorato è disorientato perché quando si pongono dei temi ci sono degli attacchi personali: questo non è assolutamente accettabile", ha detto Di Maio. "Non è chiara
qual è la nostra ricetta per il paese: non è un caso se il Pd sale nei sondaggi e noi scendiamo, forse perché non abbiamo ben chiare le ricette per le partite Iva, gli imprenditori,
i lavoratori e il futuro del nostro paese a livello internazionale. Siamo una forza politica che non sta guardando al 2050 ma che si sta radicalizzando e sta guardando indietro, allora che senso ha cambiare la regola del secondo mandato? Invito gli iscritti a votare secondo i principi fondamentali del Movimento perché questa è una forza politica che si sta radicalizzando all'indietro", ha aggiunto.