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editoriali

Le elezioni amministrative ci dicono che la destra non impara dai suoi errori

Redazione

La politica della protesta non ha futuro. Ecco il vero tasto dolente del voto nelle città

Se si analizzano nel loro complesso i risultati della tornata elettorale amministrativa i risultati del centrodestra non sono catastrofici, come è parso a molti osservatori che si sono concentrati, fatto peraltro comprensibile, soprattutto sui ballottaggi. Il problema di quell’area non è tanto il consenso elettorale quanto la capacità di farlo confluire su una prospettiva politica unitaria. I casi eclatanti di divergenze sui candidati e tra i candidati, che hanno contribuito alle sconfitte, non sono solo la conseguenza di tensioni locali. Dal centro sono venuti alla fine appelli all’unità che sembravano compitini burocratici più che espressioni di una convinzione, e anche per questo non hanno inciso più di tanto sull’elettorato. Ora a quanto pare il centrodestra cercherà di non ripetere l’errore nelle elezioni regionali siciliane, ma le crepe nella struttura di una proposta politica restano e se non saranno affrontate con sincerità e un po’ di fantasia, peseranno anche sulla prospettiva.

Il paradosso di una coalizione in cui quelli che stanno nella maggioranza hanno sulla politica internazionale di Mario Draghi un atteggiamento più critico di quello della parte che sta all’opposizione descrive plasticamente la confusione che regna nel centrodestra. Per attirare consensi al di fuori dell’area di più stretta “fedeltà” servirebbe una capacità di interpretare le esigenze diffuse, dando adesse risposte credibili e non puramente demagogiche o assistenziali, ma per ora si vede solo un’insistenza sulla riduzione dell’imposizione fiscale senza alcuna spiegazione del come ottenere anche un controllo del debito. Una coalizione che punta a governare non può limitarsi a raccogliere e amplificare insoddisfazioni e proteste, ma per ora il centrodestra sembra proprio incapace di superare questa condizione obiettivamente subalterna. E gli elettori, ormai con una certa regolarità, al centrodestra glielo ricordano ogni volta che possono.

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