la giornata in diretta
Crisi di governo, Mattarella scioglie le camere. Si vota il 25 settembre. Draghi resta per gli affari correnti
Il presidente della Repubblica ha incontrato Fico e Casellati: si decide la data delle elezioni. Il governo resta in carica per gli affari correnti, Cdm nel pomeriggio
Anche Mara Carfagna lascia Forza Italia
Dopo Maria Stella Gelmini e Renato Brunetta, lascia Forza Italia anche Mara Carfagna. "Sono grata al presidente Berlusconi per le opportunità che mi ha offerto e la fiducia che mi ha testimoniato in questi anni, ma quanto accaduto ieri rappresenta una frattura con il mondo di valori nei quali ho sempre creduto che mi impone di prendere le distanze e di avviare una seria riflessione politica”, ha scritto il ministro per il Sud e la coesione territoriale. Dimissionario è anche il senatore Andrea Cangini, che in una lettera al Foglio spiega: "Il centrodestra anti draghiano può vincere, ma non governare. L’approdo salviniano è chiaro, non è la mia destra".
Si vota il 25 settembre
E' ufficiale: le elezioni anticipate si terranno il 25 settembre. Lo ha reso effettivo un decreto del governo votato in Cdm.
Draghi: "Vi ringrazio per la generosità. Ora rimettiamoci al lavoro". Il discorso introduttivo del Cdm
"Buonasera a tutti, Come sapete, questa mattina ho rassegnato le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica, che ne ha preso atto, chiedendo di restare in carica per gli affari correnti. Voglio ringraziare prima di tutto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la fiducia accordatami e per la saggezza con cui ha gestito questa fase di crisi.
Voglio poi ringraziare voi tutti, per la dedizione, la generosità, il pragmatismo che avete dimostrato in questi mesi. Dobbiamo essere molto orgogliosi del lavoro che abbiamo svolto, nel solco del mandato del Presidente della Repubblica, al servizio di tutti i cittadini. L’Italia ha tutto per essere forte, autorevole, credibile nel mondo. Lo avete dimostrato giorno dopo giorno in questi mesi di Governo. Ora dobbiamo mantenere la stessa determinazione nell’attività che potremo svolgere nelle prossime settimane, nei limiti del perimetro che è stato disegnato.
In particolare, dobbiamo far fronte alle emergenze legate alla pandemia, alla guerra in Ucraina, all’inflazione e al costo dell’energia. Dobbiamo portare avanti l’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – anche per favorire il lavoro del Governo che ci succederà. Porterò con me un ricordo molto bello di queste riunioni, degli scambi che ho avuto individualmente con voi. Ci sarà ancora tempo per i saluti. Ora rimettiamoci al lavoro".
Mattarella annuncia lo scioglimento delle Camere: "Sempre ultima scelta possibile. Il momento non consente pause"
"Lo sciogliemento delle Camere, sempre l'ultima scelta possibile, è stato invevitabile per l'assenza di una nuova maggioranza. Il governo dispone degli strumenti per far fronte alle esigenze fino alle elezioni". Lo ha detto il capo dello stato Sergio Mattarella in un breve messaggio dal Quirinale. "Nonostante la campagna elettorale, i partiti collaborino per l'interesse dell'Italia", ha aggiunto il presidente, descrivendo una congiuntura storica piuttosto critica per il paese. "Il momento che attraversiamo non consente pause".
Draghi sta controfirmando il decreto per lo scioglimento delle Camere
Il premier dimissionario Mario Draghi è salito al Quirinale per controfirmare il decreto di scioglimento delle Camere.
Cdm alle 18, c'è anche ddl Concorrenza (senza taxi)
E' stato convocato alle 18 il Consiglio dei ministri. Tra i punti all'ordine del giorno "leggi regionali" e "varie ed eventuali". Si discuterà anche del ddl Concorrenza (ma senza la norma sui taxi, che verra stralciata dal testo).
Letta: "I partiti che non hanno votato fiducia tutti responsabili allo stesso modo"
"Le responsabilità dei partiti che non hanno votato la fiducia ieri sono di tutti, non mi si venga a fare classifiche di responsabilità, gli italiani non lo capirebbero". Lo ha detto Enrico Letta parlando oggi alla riunione dei gruppi Pd. Un discorso durato venti minuti in cui Letta ha commentato la fine del governo Draghi. "Tutti i partiti che si sono assunti la responsabilità davanti al Paese di affossare questo governo in un momento così difficile ne risponderanno davanti ai cittadini quando perderemo i fondi del PNRR e faremo vivere al Paese le difficoltà che ci aspettano nei prossimi mesi, che pagheranno i più fragili e i settori produttivi", ha detto Letta. Che ha anche aggiunto come "discuteremo e decideremo della conformazione della nostra proposta, sul nostro progetto e programma, sulle modalità con cui affronteremo il voto, partendo dal fatto che abbiamo questa legge elettorale. Compagni di strada e modalità con cui questo avverrà verrà deciso insieme, collegialmente. E' evidente che il voto di ieri impatta molto fortemente".
Letta ha anche chiesto ai suoi di avere "gli occhi di tigre".
Spread verso i 250 punti base. La Bce alza i tassi dello 0,5 per cento, varato lo scudo anti spread
Piazza Affari annulla i ribassi accumulati dopo le dimissioni del presidente del Consiglio, Mario Draghi, dopo la decisione della Bce di alzare i tassi di interesse di 50 punti base, la prima stretta monetaria dal 2011. Rialzo che apre la strada a un'ulteriore normalizzazione dei tassi nelle prossime riunione del consiglio direttivo, ha comunicato l'istituto di Francoforte. Il Ftse Mib, dopo essere arrivato a cedere oltre due punti percentuali, cede lo 0,55% a 21.230 punti, anche sull'annuncio del Tpi, il Transmission Protection Instrument, lo scudo anti-spread per contenere l'impennata dei rendimenti dei titoli di Stato dei Paesi periferici. In rialzo, invece, lo spread Btp-Bund, che tocca i 245 punti. Francoforte cede lo 0,40% e Londra lo 0,14%, mentre Parigi sale dello 0,044%.
Il rebus del voto anticipato: 18, 25 settembre o 2 ottobre le date possibili
Mattarella incontra Fico e Casellati per lo scioglimento delle Camere. Entro settanta giorni si deve tornare alle urne, dice la Costituzione. Tutte le opzioni al vaglio
Mattarella parla alle 17 e 30
Il capo dello stato Sergio Mattarella parlerà alle ore 17 e 30 dal Palazzo del Quirinale, subito dpo aver ricevuto i presidenti di Camera e Senato,
Berlusconi pronto a "scendere in campo"
Silvio Berlusconi avrebbe detto ai suoi alleati di essere pronto a scendere in campo (è l'espressione che utilizzò la prima volta che si candidò) in vista delle elezioni politiche che si terranno da qui a un paio di mesi. "Andrò in tv. Faremo una campagna elettorale a tappeto", avrebbe confessato in uno dei vertici di questi giorni a Villa Grande. I grandi cavalli di battaglia sarebbero pensioni minime, taglio delle tasse e riforma della giustizia.
Le elezioni si potrebbero tenere il 18 settembre
Secondo fonti di governo, è il 18 settembre la data sulla quale si sta ragionando in queste ore per il ritorno alle urne. Una data che potrebbe essere ufficializzata già nelle prossime ore, dopo gli incontri del capo dello Stato Sergio Mattarella con i presidenti delle Camere di questo pomeriggio. Si tratterebbe di un'accelerazione perché finora la finestra temporale più quotata per andare alle urne era il 2 ottobre.
Nel pomeriggio ci sarà un Cdm
A cospetto delle dimissioni di Draghi, l'attività del governo, limitatamente al disbrigo degli affari correnti, prosegue. Così per questo pomeriggio è stato convocato un Consiglio dei ministri allo scopo di definire meglio l'ambito di questi "affari correnti".
Draghi non interverrà alla Camera
Il presidente del Consiglio dimissionario, Mario Draghi, non interverrà in Aula alla Camera, dove era atteso alle 12. Sarà il presidente della Camera, Roberto Fico, a leggere ai deputati, alla ripresa dell'Aula, una comunicazione del premier. Lo si apprende da fonti di governo.
Brunetta lascia Forza Italia
Dopo Mariastella Gelmini, anche Renato Brunetta lascia Forza Italia. ''Non sono io che lascio, ma è Forza Italia, o meglio quel che ne è rimasto, che ha lasciato se stessa e ha rinnegato la sua storia, Non votando la fiducia a Draghi, il mio partito ha deviato dai valori fondanti della sua cultura: l'europeismo, l'atlantismo, il liberalismo, l'economia sociale di mercato, l'equità, i cardini della storia gloriosa del Ppe, a cui mi onoro di essere iscritto, integralmente recepiti nell'agenda Draghi e nel pragmatismo visionario del Pnrr'', ha scritto il ministro della Pubblica amministrazione in una nota.
Draghi incontra Fico e Casellati
Il premier in questi minuti sta avendo un colloquio con il presidente della Camera Roberto Fico. Prima aveva incontrato il presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati.
Nel pomeriggio i presidenti di Camera e Senato al Quirinale
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riceverà nel pomeriggio al Palazzo del Quirinale i presidenti del Senato e della Camera, ai sensi dell'articolo 88 della Costituzione. Maria Elisabetta Alberti Casellati sarà ricevuta alle 16 e 30. Roberto Fico alle 17.
Draghi si è dimesso
Il premier ha rassegnato le dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il capo dello stato ha preso atto della decisione di Draghi. Rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti, fino all'insedimento del prossimo governo.
Giorgetti al Foglio: "Ora daranno tutta la colpa a me"
Giancarlo Giorgetti: “Il governo è caduto, è tutta colpa di Giorgetti. Adesso mi daranno la colpa perché la Lega è entrata al governo per colpa mia”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico al Foglio.
Di Stasio (Ipf): "Non capisco perché ministri M5s non si siano ancora dimessi"
Iolanda Di Stasio, capogruppo alla Camera di Insieme per il futuro attacca i suoi ex colleghi: "Non capisco perché i ministri del M5s non si siano ancora dimessi: incredibile".
Franco al Foglio: "Pronto a fare finanziaria? No"
Il ministro dell'Economia Daniele Franco esce e risponde al Foglio che gli fa la domanda “è pronto a fare la finanziaria?". Risposta: "No”. È importante perché in queste ore sta circolando con insistenza la possibilità di fare un governo tecnico per varare la finanziaria e Franco era l'indiziato numero uno per guidare un nuovo esecutivo. (Carmelo Caruso)
Draghi: "Vado da Mattarella a comunicare le mie determinazioni"
All'inizio del suo discorso alla Camera, il premier Draghi ha detto: "Vado al Quirinale a comunicare le mie determinazioni".
Draghi alla Camera
E' il day after. Quello in cui Mario Draghi, dopo aver ottenuto una fiducia formale che è servita solo a ribadire che non c'è più una maggioranza di governo, va alla Camera per formalizzare la crisi. E afrontarla attraverso un dibattito con le forze politiche.
Dopo il discorso a Montecitorio, il premier dovrebbe salire al Quirinale per rassegnare le proprie dimissioni.