Conte a Letta: "Se stiamo insieme in Sicilia corriamo uniti anche alle politiche"
Il capo M5s contro le posizioni dem, dopo la rottura su Draghi: "Leggo dichiarazioni arroganti. Basta con la politica dei due forni"
"Ormai la macchina delle primarie siciliane è partita e domani il Movimento vi prenderà parte. In queste ore però leggo diverse dichiarazioni arroganti da parte del Pd. Non accettiamo la politica dei due forni. Quel che vale a Roma vale a Palermo". E' con queste parole che Giuseppe Conte contribuisce ad alimentare la tensione tra il Movimento cinque stelle e il Partito democratico. Dopo il deragliamento del governo Draghi, ad opera dei grillini (oltre che di Lega e Forza Italia), i rapporti tra i due partiti sono ai minimi storici. E anche tra lo stesso Conte e il segretario Letta non c'è più grande feeling.
In vista delle elezioni politiche il Pd dovrà decidere se continuare a insistere sulla costruzione del cosiddetto campo largo, allargato ai Cinque stelle. Anche se in molti, dopo l'incidente che ha fatto crollare il governo, hanno escluso la praticabilità dell'alleanza. Questa mattina il ministro della Cultura Dario Franceschini ha detto che "è una storia finita". Le parole di Conte sulla Sicilia, dove Pd e M5s faranno le primarie di coalizione, sembrano un fallo di reazione. Come a dire: decidete una volta per tutte se ci volete o no.