Il colloquio con il giornale
Renzi: "La sinistra evoca la paura, ma la Meloni mette a rischio i conti, non la democrazia"
Il leader di Iv: "Conte istiga alla violenza, mandarlo a casa è stato un alto servizio al paese. Il centrodestra riformerà la giustizia? Noi ci saremo. Larghe intese, mai dire mai"
Durante l'ultima conferenza stampa, Mario Draghi ha detto un "no" netto a un secondo mandato. Cosa ne pensa il Terzo polo che sta basando la sua campagna proprio sull'agenda Dragh? "La Costituzione non prevede che la disponibilità a guidare il Paese sia data a un giornalista ma al presidente della Repubblica. Anche a gennaio 2021 la maggioranza dei commentatori diceva che Draghi non era disponibile, Tutti erano contrari a parole all'unità nazionale. Invece, siamo riusciti a costruire le larghe intese", precisa Matteo Renzi in un'intervista al Giornale.
Sui finanziamenti russi ai partiti stranieri, il leader di Italia viva dice "Se ci sono le prove si tirino fuori, altrimenti è solo fango e si rischia di rafforzare non solo l'avversario, ma anche la propaganda russa", aggiungendo che "Sulla vicenda dei soldati russi a Bergamo durante il governo Conte pure va fatta chiarezza. Abbiamo chiesto una commissione d'inchiesta sul Covid. Nessuno tranne noi l'ha votata. Io sono stato vittima delle fake news e della disinformazione russa".
Secondo l'ex presidente del consiglio, Enrico Letta è il migliore alleato di Giorgia Meloni perchè ha aperto la campagna elettorale "chiedendo di aumentare le tasse" e si è alleato con Fratoianni e Bonelli che sono "contro la proprietà privata, i rigassificatori, le infrastrutture. Fanno la battaglia per l'abolizione dei jet privati mascherando la lotta di classe con l'ambientalismo, ma l'ambiente si difende con il nucleare pulito, non con i no a tutto". Il senatore toscano definisce il segretario del Partito democratico un "agente infiltrato della Meloni": "Ha sbagliato alleanze, ha sbagliato coalizione, ha sbagliato sul Jobs Act".
Matteo Renzi spiega poi il successo del Terzo polo: "Se Forza Italia avesse voluto rappresentare il centro, non avrebbe sfiduciato Draghi allineandosi a Conte e a Salvini. Io e Calenda corriamo soli al centro, loro corrono con i sovranisti. Un moderato non vota fiamma, un riformista non vota Di Maio. Ci hanno provato tante volte a comprarci, la nostra dignità e le nostre idee non sono in vendita". Riguardo la giustizia, il politico centrista riconosce alla ministra Cartabia di aver superato "l'orrore giustizialista di Bonafede" (ma il suo "faro sono i 7 milioni di italiani che hanno votato Sì al referendum sulla giustizia") e ricorda che l'ex procuratore antimafia de Raho che diceva che "i termovalorizzatori sono l'unico mezzo per sottrarre la gestione dei rifiuti alla criminalità" ora si è candidato con Conte "che ha aperto la crisi proprio sul termovalorizzatore di Roma".
Il leader di Italia viva risponde agli attacchi del direttore del Fatto quotidiano e del presidente del Movimento: "Al pregiudicato Travaglio però va tutta la mia gratitudine: è diventato il vitalizio per me e per la mia famiglia. Al suo fango quotidiano da diffamatore professionista rispondo colpo su colpo in tribunale. Le minacce di Conte, che istiga alla violenza, non mi fermano. Il reddito di cittadinanza ha fallito ed è diseducativo". Infine, Renzi parla dell'alluvione nelle Marche spiegando che quando era al governo ha realizzato Italia Sicura con Renzo Piano che prevedeva, tra le altre cose, 45 milioni di euro per mettere in sicurezza il fiume Misa, ma "Giuseppe Conte smantellò, dovrebbe rendere conto agli italiani di questa scelta scellerata".