le reazioni

Da Blinken a Peskov, dai sovranisti alla stampa internazionale: le elezioni viste dall'estero

Redazione

I partiti di destra esultano per la vittoria di Meloni. Marine Le Pen: "Il popolo italiano ha deciso di riprendere in mano il proprio destino". Per il Washington Post “l'Italia potrebbe avere il primo governo di estrema destra dopo Mussolini”

Dall’Ungheria alla Francia, dalla Polonia alla Spagna, i sovranisti di tutta Europa festeggiano per il trionfo del centrodestra guidato da Giorgia Meloni in Italia. “Il popolo italiano ha deciso di riprendere in mano il proprio destino, eleggendo un governo patriottico e sovranista”, ha scritto in un tweet la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen. Congratulazioni anche da Balazs Orban, consigliere politico dell'ungherese Viktor Orban: "Complimenti Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Silvio Berlusconi per le elezioni di oggi! In questi tempi difficili, abbiamo bisogno più che mai di amici che condividano una visione e un approccio comune alle sfide dell'Europa”. 

 

Il premier polacco, Mateusz Morawiecki, su Twitter ha scritto un semplice messaggio: “Congratulazioni Giorgia Meloni”. Più accorato messaggio del leader del partito della destra spagnola Vox, Santiago Abascal, che ha espresso il suo appoggio alla leader di Fratelli d'Italia: “Stanotte milioni di europei ripongono le loro speranze sull'Italia. Giorgia Meloni ha indicato la strada per un'Europa orgogliosa, libera e fatta di nazioni sovrane, capace di cooperare per la sicurezza e la prosperità di tutti”.

 

Esulta anche l’estrema destra tedesca: “Festeggiamo con l'Italia! Congratulazioni a tutta l'alleanza di centrodestra. Insieme ai nostri amici Matteo Salvini e Giorgia Meloni, può costruire un forte governo di destra. Svezia al nord, Italia al sud: i governi di sinistra sono un ricordo del passato”, ha scritto su Twitter la deputata di Afd, Beatrix von Storch.

 

Nel frattempo, Bruxelles resta in silenzio, anche e soprattutto per questione di opportunità politica, mentre si registrano alcune reazioni preoccupate, come quella del primo ministro francese Elisabeth Borne, che ha fatto sapere che la Francia sarà “attenta” al “rispetto” dei diritti umani e dell'aborto in Italia dopo la vittoria di Meloni: “Ovviamente saremo attenti, e con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, a garantire che questi valori sui diritti umani, sul rispetto reciproco, in particolare sul rispetto del diritto all'aborto, siano rispettati da tutti”, ha dichiarato.

 

Grande attenzione alla vittoria di Meloni da parte della stampa estera. La maggior parte dei media definisce “estrema destra” la coalizione guidata da Meloni, sottolinea le radici postfasciste di Fratelli d'Italia e collega il successo con le reazioni preoccupate a Bruxelles. La Cnn fa notare che Giorgia Meloni è “destinata a essere il premier più a destra dai tempi di Mussolini”. “La destra estrema vince in Italia e scuote l'Ue”, sintetizza El Mundo. Meno preoccupata la lettura del Financial Times, secondo cui “la vittoria della destra italiana fa presagire rischi ma non una sbandata nell'estremismo”.

 

Per il Washington Post “l'Italia potrebbe avere il primo governo di estrema destra dopo Mussolini”, e definisce il “partito Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, una figura un tempo marginale che giura di difendere i valori sociali 'tradizionali', di chiudere le vie agli immigrati irregolari e respingere gli 'oscuri burocrati' di Bruxelles”. Per il New York Times, che parla di Meloni come una “leader con radici post-fasciste”, l’”Europa si prepara a virare verso l'estrema destra”. Sebbene Meloni sia una forte sostenitrice dell'Ucraina, ricorda il quotidiano statunitense, i suoi partner di coalizione “ammirano profondamente il presidente russo, Vladimir Putin, e hanno criticato le sanzioni contro la Russia”.

 

Dagli Stati Uniti è arrivata anche la dichiarazione del segretario di stato Anthony Blinken: "A seguito delle elezioni politiche di ieri, siamo impazienti di lavorare con il governo italiano sui nostro obiettivi comuni: supportare un'Ucraina libera e indipendente, il rispetto dei diritti umani e la costruzione di una sostenibilità economica per il futuro. L'Italia è un alleato vitale, una democrazia forte e un partner valoroso".

 

In merito all'esito delle elezioni, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato ai giornalisti: "Questa è una questione esclusivamente interna, della Repubblica italiana. Noi siamo pronti a dare il benvenuto a qualsiasi forza politica che sia in grado di andare oltre il mainstream consolidato, pieno di odio per il nostro paese, e mostrare più obiettività e un atteggiamento costruttivo nei nostri confronti".