(foto Ansa)

Il caso

"Bossi senatore a vita". La proposta di Salvini dopo la figuraccia leghista

Redazione

Il Senatùr non è stato rieletto alla Camera. Così ora il segretario del Carroccio vuole mettere una toppa, per coprire la débacle: "Sono gli italiani a chiederlo"

Si è trattato senz'altro di una delle notizie più clamorose di questa tornata elettorale: lo storico ex segretario della Lega Umberto Bossi, da trentacinque anni in Parlamento, non è stato rieletto alla Camera dei deputati. Un esito che ha terremotato un partito già particolarmente sconquassato dal voto di domenica, visto il crollo di consenso che si è registrato un po' ovunque. Soprattutto nelle storiche roccaforti del nord-est.

A fare le spese del calo vertiginoso di voti è stato quindi anche il Senatùr, nonostante fosse candidato in uno dei collegi considerati blindati come quello di Varese, una sorta di costituency leghista. E che la notizia abbia prodotto effetti particolarmente vistosi lo provano anche le parole dello stesso Salvini, che non si è sotratto al commento. "Bossi senatore a vita? Sarebbe il giusto riconoscimento dopo trentacinque anni al servizio della Lega e del Paese. Porterò avanti personalmente, sicuramente con l’appoggio non solo della Lega ma di tantissimi italiani, questa proposta”, ha detto il capo leghista. Lasciando intuire tutto l'imbarazzo per non aver saputo condurre il suo partito a un risultato che quantomeno tenesse fede alle aspettative più scontate. Come appunto eleggere Bossi a Varese.