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editoriali

Il diritto Ue spiegato a Francesco Lollobrigida

Redazione

Inizia la campagna strumentale dell’Europa che ci “impone” scelte sgradite. Un danno per il nuovo governo

Francesco Lollobrigida, capogruppo uscente di FdI alla Camera, sostiene che “il principio della sovranità del diritto comunitario su quello nazionale è oggetto di dibattito anche in altri paesi. In Germania la Corte costituzionale ha affermato che, tra i due sistemi normativi, prevale sempre quello che più tutela la popolazione tedesca”. E’ il riferimento alla normativa tedesca l’aspetto più inquietante delle affermazioni di Lollobrigida. Nella Costituzione tedesca c’è un lungo articolo dedicato all’Europa, che la Corte ha interpretato nel senso che ogni decisione che comporti spese per la Germania deve essere verificata dalla Corte stessa, per garantire che non metta in discussione la stabilità finanziaria del paese.

Le istituzioni europee hanno contestato questa interpretazione che mette in atto un pericoloso conflitto di competenze. Ovviamente si tratta delle normative europee che derivano da esplicite cessioni di sovranità da parte degli stati membri, non di una superiorità assoluta della normativa europea anche in campi non regolati da questo principio. Anche per questo sollevare un problema di sovranità, come se l’Europa potesse interferire nella legislazione e nella politica nazionale in ogni settore, è fuorviante e strumentale. La campagna sull’Europa che ci “impone” scelte sgradite è infondata (e fa il paio con le insensate dichiarazioni del tipo “ce lo chiede l’Europa”, utilizzate per giustificare decisioni dolorose ma rese necessarie dalla situazione dell’Italia). La nostra Costituzione va già bene com’è quando ammette la cessione di sovranità su questioni specifiche a organismi interstatali, purché in condizioni di parità. Evocare l’esigenza di una modifica che renda più complessa la procedura ha solo un sottofondo polemico. Se nelle parole di Lollobrigida si indica una linea di azione del suo partito, è preoccupante, se si esprime solo un’opinione personale, si fa del danno al governo che Giorgia Meloni si appresta a presiedere.