cabina di regia
Draghi e i traguardi del Pnrr: "L'attuazione è stata più rapida del previsto. Ora tocca al prossimo governo"
Il premier uscente ha annunciato che sono già stati conseguiti 21 dei 55 obiettivi del 2022 e ha chiesto di proseguire così per mantenere la credibilità verso i cittadini e verso i partner stranieri. Meloni: "Ereditiamo situazione difficile. Ci verranno attribuiti ritardi che non dipendono da noi"
"Nel primo semestre del 2022, l'Italia ha raggiunto ancora una volta tutti gli obiettivi del Pnrr. L'Italia potrà ricevere altri 21 miliardi di euro, dopo i 45,9 miliardi degli scorsi mesi. Non ci sono ritardi nell'attuazione del piano; se ce ne fossero, la Commissione non verserebbe soldi". Il discorso del presidente del Consiglio uscente Mario Draghi alla cabina di regia sul Piano di ripresa e resilienza riunita oggi ha riguardato da un lato il bilancio dell'operato del suo governo e dall'altro le aspettative e le responsabilità del prossimo.
Sul secondo semestre di quest'anno i lavori procedono più veloce del previsto, ha sottolineato il premier, anche a causa delle recenti elezioni del 25 settembre che "hanno richiesto uno sforzo supplementare". "Ad oggi" ha annunciato "sono già stati conseguiti 21 dei 55 traguardi previsti per la fine dell'anno". È necessario che il prossimo esecutivo, che sarà, com'è probabile, a guida Fratelli d'Italia e presieduto da Giorgia Meloni, abbia tutti gli strumenti per proseguire con l'attuazione del Pnrr, quest'ultima necessaria "per la nostra credibilità verso i cittadini e i partner internazionali".
Mario Draghi ha offerto anche delle direttive su quello che è essenziale per la reputazione del paese: "Dimostrare che le risorse siano spese correttamente e che riforme e investimenti siano portati a termine". Ma anche sulle sfide dei prossimi mesi: "Il piano RePowerEu destinato ad assicurare l'autonomia energetica dalla Russia". Ha poi aggiunto, passando il testimone: "Spetta al prossimo continuare il lavoro di attuazione e sono certo che sarà svolto con la stessa forza ed efficacia".
Dall'esecutivo nazionale di Fratelli d'Italia arriva un commento della premier in pectore Giorgia Meloni proprio sul piano: "Ereditiamo una situazione difficile: i ritardi del Pnrr sono evidenti e difficili da recuperare e siamo consapevoli che sarà una mancanza che non dipende da noi, ma che a noi verrà attribuita anche da chi l'ha determinata".