nel centrodestra
Salvini incontra Moratti: "Cosa posso fare per te?"
Vertice al ministero delle Infrastrutture tra il segretario della Lega e la vicepresidente lombarda. L'obiettivo è convincerla con un incarico a farla desistere dalla corsa in Regione
Si sono visti ufficialmente per fare un punto della situazione su questioni come il Pnrr, gli investimenti nelle infrastrutture e sulle strutture sanitarie. Eppure tutti sanno che in realtà l'incontro tra Matteo Salvini e Letizia Moratti è servito anche ad altro: forse a cercare di chiudere definitivamente la partita lombarda, dove nella primavera si vota per il rinnovo del presidente e dove le ambizioni della Moratti, che sogna di correre per il Pirellone, rischiano un giorno sì e l'altro pure di rendere incandescente il clima nel centrodestra.
I due si sono visti negli uffici di Porta Pia, nuova sede di lavoro di Matteo Salvini. Un colloquio che l'ex sindaco di Milano attendeva da tempo. Perché il lavorìo leghista per cercare di trovare una collocazione alla potenziale competitor di Attilio Fontana si protrae da settimane, se non da mesi. "Cosa posso fare per te?", ha detto Salvini, che ha deciso di prendere in mano il dossiere per cercare una risoluzione in tempi rapidi.
A fine settembre Moratti aveva confessato in un'intervista di aver accettato la vicepresidenza in Regione solo a patto che al termine della legislatura ci sarebbe stato un passaggio di consegne. Dichiarazioni che fecero chiedere alla Lega le sue dimissioni. Da quel momento in poi agli esponenti locali del Carroccio è stato richiesto di cercare per Moratti un ruolo all'altezza. Il suo nome era stato inserito anche nel totoministri, in quota Lega. Ma poi, come sappiamo, non se n'è fatto niente. Così domenica si è saputo che le era stato offerto il posto da amministratore delegato delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Incarico rifiutato perché giuntole senza alcun tipo di consultazione.
Questa mattina, insomma, Salvini ha chiamato a colloquio Moratti anche per stabilire il principio che sarà lui a parlarne con lei in prima persona. E chissà che questo passaggio non avvicini il "Fontana bis" al Pirellone. Visto che lo stesso segretario della Lega ieri ha ribadito a tal proposito: "Squadra che vince non si cambia".