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l'affondo

Conte sbarra le porte all'accordo con il Pd nel Lazio: "Dica no agli inceneritori"

Redazione

Il capo del M5s è intervenuto in conferenza stampa, ponendo una serie di paletti per trovare un candidato comune. Astorre (Pd): "Vuole far cadere l'alleanza su un tema che non riguarda la Regione. No ai diktat". Calenda: "Basta perdere tempo con lui"

Giuseppe Conte questo pomeriggio ha in pratica chiuso la strada a un accordo con il Pd per un candidato comune da presentare alle elezioni regionali del Lazio. Parlando del progetto che porterà direttamente a presentare le liste nella prossima primavera, l'ex premier ha spiegato: "Non potrà basarsi sulla costruzione di nuovi inceneritori così come è stato per la Capitale. Non abbiamo cambiato idea rispetto a quello che abbiamo sempre detto". In particolare, si è scagliato contro il progetto che riguarda la città di Roma, dov'è prevista la costruzione di un termovalorizzatore da parte dell'amministrazione Gualtieri. Un aut-aut che dal Nazareno hanno subito giudicato negativamente. "Conte vuole far cadere il campo largo, mettere fine a una ottima esperienza di governo, su un tema che non riguarda la Regione Lazio. Con i diktat non non si va da nessuna parte", ha commentato il segretario del Pd Lazio Bruno Astorre. Ma sul punto si sono espresse anche fonti del Nazareno, secondo cui "Conte è ossessionato dal Pd" e "non ha capito che il vero avversario è la destra".

 

Di fatto, dal presidente del Movimento cinque stelle erano arrivate, poche ore prima, solo chiusure. Perché sì Conte, ha detto di essere disponibile "a individuare una figura che possa essere degno interprete di questo programma e che possa offrirci le massime garanzie di realizzarlo con coraggio. Non ho un nome, lo decideremo con le altre forze politiche". Alludendo alla possibilità di allargare la coalizione. Ma subito si era speso ad aggiungere che "con questi vertici del Pd abbiamo difficoltà a sederci allo stesso tavolo". Questo perché "ai cittadini non interessa il campo largo, ma il campo di battaglia di tutti i giorni".

Fatto sta che le parole dell'esponente grillino hanno acceso ancor di più il clima tra i dem. Che nel frattempo devono guardarsi anche dalle critiche di Carlo Calenda. Il presidente del Movimento cinque stelle Giuseppe Conte "ribadisce il no al termovalorizzatore a Roma che è il punto qualificante del programma di Gualtieri. Possiamo desumere che continuare a perdere tempo con il M5s è inutile almeno nel Lazio?. Visto che c'è una persona del Partito democratico di valore già in campo, possiamo chiudere?", ha scritto su Twitter il senatore del Terzo polo.

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