La conferenza stampa
Giorgetti: "Il Superbonus cambia: mai vista misura così costosa a beneficio di così pochi"
Il ministro dell'Economia presenta le modifiche al bonus edilizio, che si riduce dal 110 al 90 per cento: "Nessun intervento retroattivo. Continua a favore di coloro che non si possono permettere la ristrutturazione della casa. Il credito d'imposta è una possibilità, non un diritto"
Il Superbonus? "Non si è mai vista nella storia - almeno italiana - una misura che costasse così tanto per la finanza pubblica a beneficio di così pochi": nel corso della conferenza con cui il governo ha presentato le misure contenute del decreto Aiuti quater, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti spiega le storture e l'iniquità di un provvedimento pensato per agevolare la ristrutturazione degli edifici, ma che ha nel frattempo causato perdite alle casse dello stato per 38 miliardi di euro - come ha ricostruito Giorgia Meloni fornendo la cifra in conferenza stampa. Per queste ragioni il Superbonus non sarà più al 110 per cento, ma al 90. "Le cose cambiano da oggi", ha detto il leghista: "La misura continua a favore di coloro che non si possono permettere la ristrutturazione della casa".
Fare una revisione del Superbonus era tra le intenzioni già del governo precedente di cui Giorgetti faceva parte, guidato dall'ex presidente del Consiglio Mario Draghi. Ma il provvedimento baluardo dei grillini è rimasto intoccato per evitare beghe nella maggioranza di unità nazionale. Non è un caso che ora il ministro si intesti con tanto orgoglio il provvedimento, "che ha a cuore gli interessi dei più bisognosi, degli operatori di settore ma che cerca anche di salvaguardare le condizioni di finanza pubblica". Giorgetti ha poi aggiunto che le pratiche già in corso non subiranno modifiche: "Abbiamo salvaguardato tutti coloro che in virtù delle leggi esistenti hanno deciso di ricorrere a questo tipo di misura. Non c'è nessun intervento retrattivo".
Sull'accesso al credito d'imposta relativo al Superbonus, una delle principali criticità lamentate dalla imprese, "cercheremo di intervenire, perché questo è il problema reale di molte imprese. I cassetti fiscali sono pieni, non c'è più possibilità di assorbimento" da parte dello stato. Ma, dice ancora Giorgetti, "stiamo definendo non dico una soluzione, ma almeno una via d'uscita rispetto alla situazione ideale". Il ministro dell'Economia ha infine voluto chiarire che "la cessione e la cedibilità del credito d'imposta è una possibilità, non un diritto. Va fatta chiarezza".
Insomma tutti coloro che ricorreranno al bonus edilizio "hanno la certezza di poter detrarre gli interventi dai loro redditi negli anni, come sempre è avvenuto. Ma non hanno la certezza di trovare una banca o una istituzione che accetti la possibilità di cedere il credito d'imposta. Altrimenti avremmo creato una moneta, che non è stata creata".
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